Potenzialmente, il 77% della popolazione bergamasca a cui può essere somministrato il vaccino anti-Covid (ovvero quella over 12) ha aderito alla campagna. Lo fa sapere Ats presentando alcuni dati aggiornati all’1 luglio, in occasione del superamento del milione di dosi somministrate in provincia di Bergamo, precisamente 1.060.131 nelle 190 linee vaccinali attivate. Sono 949 ogni 1.000 abitanti, contro gli 897 della Lombardia e gli 854 del dato nazionale, rispettivamente l’11 e il 6% in più.
È bene dire “potenzialmente” perché un 13% di questo 77 coincide con una fetta di popolazione che, al momento, risulta solo essersi prenotata al vaccino (banalmente, qualcuno potrebbe non presentarsi all’appuntamento). Oltre il 71% ha ricevuto la prima dose, il 30% la seconda. Al momento, resta fuori dalla campagna il 23% della popolazione: chi per condizioni di fragilità, chi perché ancora scettico o evidentemente contrario.
La parte più consistente dei non aderenti alla campagna vaccinale appartiene alla fascia 12-15 anni (70%): quella più giovane in assoluto, ma alla quale è stata aperta anche più tardi la possibilità di vaccinarsi. Un vuoto che le autorità sanitarie contano di riempire soprattutto in vista del nuovo anno scolastico, per non ricorrere nuovamente alla didattica a distanza e alla quarantena delle aule (“ci auguriamo di riuscirci, difficilmente con entrambe le dosi, più probabilmente con una sola”, ha detto il direttore generale di Ats, Massimo Giupponi). A proposito, giovedì sul tema dell’organizzazione del trasporto pubblico scolastico si è svolta una riunione in Prefettura. Allo stato attuale, solo il 4% della fascia 16-19 anni ha ricevuto entrambe le dosi, il 22% almeno la prima. Ma c’è un considerevole 54% che risulta avere già effettuato la prenotazione.
Tra i 16 e i 59 anni la percentuale dei non vaccinati (o che non hanno ancora prenotato la prima dose) oscilla tra il 20 e il 25%. Più sale l’età e più il dato calo: 16% nella fascia 60-69, 11% in quella 70-79, il 10% tra gli 80-89 e il 17% tra gli over 90.
“Siamo consapevoli – ha commentato Giupponi – che non sempre il cittadino abbia percepito fino in fondo la complessità e l’enorme sforzo organizzativo profuso da tutti i soggetti coinvolti. Voglio sottolineare il mio sentito ringraziamento verso tutti i nostri interlocutori che sin dal primo momento si sono messi a disposizione della macchina organizzativa – aggiunge -, contribuendo in maniera fondamentale alla buona riuscita della campagna vaccinale più importante della storia”.
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