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Euro 2020

Europei: con Pasalic, 5 atalantini in gol. E Freuler manda a casa la Francia

Atalanta da record, come Real Madrid e Barcellona. Remo: "Siamo qui grazie al lavoro del mister. Svizzera sorpresa? Contro l'Italia abbiamo perso e imparato"

SuperMario Pasalic va in gol e regala le emozioni dei supplementari, Remo Freuler sale in cattedra e porta la sua Svizzera ai rigori, mandando a casa nientemeno che la squadra campione del mondo, la Francia.

C’è ancora un bel po’ di Atalanta nella terza giornata degli ottavi e non perché si sta guardando a questi Europei con occhiali particolari, magari quelli con cui si è allenato il portiere svizzero Sommer e che gli sarebbero serviti per ipnotizzare la stella della Francia, Mbappè, al quinto rigore.

Ma riavvolgiamo il nastro delle emozioni. Come fa la Croazia a resistere 120 minuti e rimontare due gol, all’85’ e al 92′? Ancora una volta per merito dei cambi: prima Orsic (per Rebic) e poi Pasalic, che entra al 79′ al posto di Vlasic. Era diventato una specie di oggetto misterioso, il Mario, impiegato solo 5 minuti contro l’Inghilterra e poi sparito dai radar.

Infine ripescato come la carta della disperazione, il quinto sostituto con la Croazia sotto 1-3. E via con la rimonta e Pasalic fa gol, come fa di solito nell’Atalanta, entrando di testa a concludere l’azione.

Poi ai supplementari torna la qualità della Spagna, che con altri due gol e chiude il discorso.

Intanto però Pasalic mette un altro mattone in questi Europei che sembrano sempre più nerazzurri. Sono infatti 5 i giocatori dell’Atalanta a segno, per 7 gol, un record: Miranchuk, Gosens, Pessina (2 gol), Maehle (2 gol), ora anche Pasalic. Cinque giocatori, come il Real Madrid nel 2012, il Barcellona nel 2000, l’Anderlecht nel 1984. E Malinovskyi ha sbagliato un rigore, ma potrà ancora rifarsi.

Non solo gol: Freuler non tira rigori ma taglia e cuce, difende e attacca nella Svizzera che blocca la Francia. E Remo rivela il segreto del salto di qualità dei rossocrociati: “Per forza, con l’Italia abbiamo sbagliato tutto e ci è servito da lezione, abbiamo imparato. Se non è un caso che ci sia tanta Atalanta in questi Europei? Non credo, abbiamo dimostrato la nostra forza in questi ultimi tre anni arrivando in Champions e dobbiamo dire grazie al lavoro del mister e al suo staff. No, per me l’Atalanta non è una sorpresa”.

Non lo è nemmeno Matteo Pessina, che adesso tutte le squadre vorrebbero e Percassi si tiene stretto, il ragazzo che preferisce i libri di economia alla playstation e cita Van Gogh… Quando gli chiedono quanto gli piace questa Italia, risponde: “Assomiglia a un quadro di Van Gogh, quello del mandorlo in fiore, ne ho una copia. E questa squadra è come un suo dipinto: unica, particolare, bella”.

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