I lettori di Bergamonews si ricorderanno certo che il pesce di aprile del 2019, poco prima delle amministrative cittadine, era la notizia di Vittorio Feltri in campo contro Giorgio Gori. Allora il giornalista bergamasco, ma che abita a Milano, si prestò allo scherzo. Ora forse non si tratta di un”pesce”, non solo per il periodo ma anche perché la discesa in campo del noto direttore editoriale di Libero risolverebbe i problemi del centrodestra in cerca da tempo del candidato sindaco da contrapporre a Giuseppe Sala.
Il Corriere della Sera raccoglie e rilancia l’ipotesi e in un’intervista a Marco Cremonesi lui non la boccia in modo netto. “Sì, ho ricevuto qualche segnale in questo senso…”, commenta infatti.
Ma, conclude “siccome per adesso non c’è nulla di concreto, mi limito a sorridere…”.
E alla domanda diretta del cronista: non pare un no netto il suo, risponde sornione: “Beh, in effetti la cosa mi solletica. Anzi, più che solleticarmi, mi lusinga. Però, sa: io non sarei capace di amministrare un condominio, figuriamoci Milano…”.
E cerca di spiegare i posizionamenti politici della sua vita: “Sono stato anche di sinistra. Negli anni Sessanta, a Bergamo, ero socialista. Allora là era tutto controllato dalla Democrazia cristiana, ma a me non è mai piaciuto stare nel gruppo. Nel Psi mi ero anche trovato bene, poi però è arrivato il ‘68 e tutto è diventato un casino”. Ora, si sa, la sua adesione al centrodestra è solida.
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