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L’attacco

La Lega: “Manca trasparenza nella gestione dell’appalto del festival al Lazzaretto”

Si torna a parlare della poca chiarezza (secondo i consiglieri leghisti) nei confronti della gestione dell'appalto del festival estivo al Lazzaretto alla luce della nuova rassegna

Non si ferma la querelle attorno alla poca chiarezza, secondo i consiglieri della Lega, nei confronti dell’assegnazione dell’appalto per la gestione della rassegna estiva al Lazzaretto di Bergamo.

Alla poca chiarezza nella gara d’appalto e alla fidejussione proibitiva chiesta ai partecipanti al bando, ora si aggiunge la critica nei confronti dell’amministrazione comunale di aver reso più cospicuo il cartellone del festival estivo con nomi portati avanti dalla seconda classificata al bando.

La società Shining, perdente rispetto alla società Cimice (prima classificata): scelta per la migliore proposta artistica e di gestione anche da un punto di vista della sicurezza.

“Risulta che il Comune abbia inspiegabilmente ed irritualmente coinvolto la società seconda classificata al bando (Shining),  incrementando la propria partecipazione economica ed attribuendo un’ulteriore somma di  40.000,00= e chiedendo alla stessa di integrare il roster del programma di spettacoli della società  prima classificata Cimice (ritenuto dalla Commissione – ed è bene ricordarlo esaustivo e  migliore delle altre sei partecipanti la gara), con degli artisti che erano presenti nel roster della  società Shining seconda classificata”, scrive il consigliere della Lega Stefano Rovetta in un’interrogazione a riposta scritta dopo la pubblicazione del nuovo cartellone aggiornato del Lazzaretto.

“Ritenuto che:tale scelta da parte dell’Amministrazione (quella di integrare l’elenco degli artisti rivolgendosi alla società  seconda classificata ed attingendo qualche artista dall’elenco della stessa), all’evidenza contrasta non  solo con le regole proprie di una gara ad evidenza pubblica (le altre società partecipanti potrebbero  persino contestare tale modus operandi ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale con rischio per  il Comune di vedersi gravato di ulteriori spese), ma anche con le tesi che hanno – e vogliono – giustificare la scelta della Commissione della Gara d’appalto, la quale ha deciso – per “un’equilibrio” – di  assegnare più importanza e punteggio al roster degli artisti della società Cimice rispetto all’elenco delle  altre società partecipanti la gara. Delle due l’una o il roster degli artisti della società vincente era idoneo e satisfattivo per raggiungere il  citato equilibrio del calendario degli eventi o tale elenco non lo era: tanto è vero che si è dovuto  ricorrere ad artisti della società seconda classificata”, continua Rovetta.

Interrogando, infine, l’amministrazione: “per avere una risposta e dei chiarimenti soddisfacenti sulla vicenda che ci occupa; per sapere se ritiene, nel caso de quo, siano state adottate e rispettate le disposizioni di legge in tema di appalti pubblici; se  ritiene corretto il coinvolgimento in autonomia della società seconda classificata e per quali ragioni ha  ritenuto di incrementare di altri € 40.000,00= la spesa già preventivamente individuata nella gara di  appalto in € 260.000,00=, vista l’esaustività della proposta della società prima classificata.”

Sul fatto si è espresso anche il deputato leghista bergamasco Daniele Belotti: “Restiamo sconcertati di fronte alla faciloneria con cui vengono gestiti i soldi pubblici e i bandi di gara da parte della giunta Gori. Gli spettacoli aggiunti saranno organizzati alla Shining srl, ovvero la seconda arrivata in graduatoria, a fronte di un’ulteriore spesa di 40.000 euro che porta a un totale di ben 300.000 euro per gli eventi estivi al Lazzaretto”.

“Ma se si ricorre a una parte del programma presentato dal secondo arrivato – continua il deputato – a cosa è servita la gara? Si è fatto vincere, con valutazione discrezionale (9 punti su 10 erano sul programma artistico), la Cimice srl che non aveva fatto neanche un euro di ribasso, e poi è stata coinvolta la Shining, seconda arrivata, a fronte di 40.000 euro di compenso. E allora perché non si sono coinvolte anche le altre quattro società che hanno partecipato? Ma è tutto normale? E le norme sui bandi di gara?”

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