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23 giugno

Un anno fa la Messa per le 188 vittime del Covid, oggi bandiere a mezz’asta e lutto cittadino a Nembro

Il ricordo del sindaco Cancelli: "Un commovente momento di lutto collettivo"

Ventitré giugno 2020. Proprio un anno fa, più di mille persone si ritrovavano al campo sportivo di Nembro per la Messa in memoria delle 188 persone scomparse tra febbraio e aprile, nei terribili e drammatici mesi della prima ondata Covid. Un numero impressionante per un comune di 11 mila abitanti, diventato suo malgrado uno dei luoghi simbolo della pandemia a livello nazionale.

Quella sera furono suonati 188 rintocchi di campana. Il primo per Maurizio Lazzaroni, l’ultimo per Maria Madaschi. Nel mezzo una lista interminabile di nomi pronunciati ad alta voce, per ricordare chi se ne era andato in quei giorni di buio, sofferenza e malattia.

“Fu un commovente momento di lutto collettivo – ha ricordato il sindaco Claudio Cancelli -. Una forma di riconciliazione con i parenti e gli amici che non avevamo potuto accompagnare nell’ultimo passaggio della loro vita. Un’occasione irripetibile di ritrovarci insieme, tutti, per condividere l’immenso dolore e per ricordare l’eredità che le persone che non c’erano più ci avevano lasciato, e il debito immenso che avevamo nei loro confronti”.

Un momento destinato a restare nella storia del paese. “Un istante che ci teniamo stretto nel cuore e che vogliamo sia eterno nella sua unicità e nella profondità delle cicatrici che i ricordi ci hanno lasciato – continua il primo cittadino -. Per questo, vorremmo che ogni 23 giugno ci potessimo fermare e i nostri cuori potessero rinnovare la forza di quel legame che la nostra comunità ha saputo ritrovare e che è stata l’ancora di salvezza nella tempesta della pandemia. Per questo il 23 giugno le bandiere del nostro Comune saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto, ma anche di forza nell’impegno che ci assumiamo per investire nel futuro come possibilità da esplorare insieme, perché così riusciremo a rispettare la memoria delle persone che ci hanno lasciato e che hanno desiderato un mondo migliore per noi”.

Durante la giornata, dopo la Messa in programma alle 9 nella Chiesa Plebana, l’artista Audelio Carrara donerà al Comune l’opera ‘Sacrario 188’ che su un lenzuolo di ospedale riporta il nome di tutte le vittime del virus.  Un altro artista nembrese, Paolo Facchinetti, donerà la sua opera ‘Sindone’ alla casa di riposo del paese, sempre realizzata su un lenzuolo d’ospedale. “Attraverso le loro opere – conclude il sindaco – ci viene data la possibilità di riconoscere e guardare gli eventi drammatici che abbiamo attraversato”.

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