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Euro 2020

Maehle gol, dedicato a Eriksen, e sono già quattro le firme atalantine

Dopo Miranchuk, Gosens, Pessina: Joakim segna e la Danimarca passa contro la Russia di Miranchuk. Mentre l'Austria batte l'Ucraina di Malinovskyi e affronterà l'Italia negli ottavi

Ma come avrà fatto Joakim Maehle a trovare la forza per farsi ancora cinquanta metri di corsa, dopo 82 minuti tiratissimi, una discesa libera palla al piede fino allo slalom finale, al limite dell’area, per mettere a segno il quarto gol contro la Russia?

Il segreto si chiama Christian Eriksen, lo sfortunato protagonista di un dramma sul campo, per fortuna poi meno grave di quanto s’era temuto grazie anche al soccorso immediato proprio di Maehle, che si era visto crollare il compagno davanti, soprattutto all’intervento di capitan Kjaer. “Sembrava morto”, ha ammesso lo stesso medico della Nazionale danese. Poi la corsa in ospedale, l’intervento al cuore… E prima della sfida decisiva con la Russia, Eriksen è tornato, con le sue gambe, a ringraziare i compagni: “È stato emozionante rivederlo dal vivo, in piedi e non steso a terra. Ci ha fatto bene, ci ha dato la carica”, raccontava Maehle.

Detto, fatto. La Danimarca travolge la Russia, grazie anche alle discese ardite del suo numero 5, un martello sulla fascia sinistra, una spina nel fianco continua per i russi. Strano, nel senso che nell’Atalanta lui correva solitamente sull’altra corsia, perché aveva preso il posto dell’infortunato Hateboer, sulla destra. Scherzi del destino: Hateboer è rientrato in campionato dopo un lungo infortunio ma in realtà non si è ripreso completamente e quindi non è poi stato convocato.

Ma siccome il tesoro dell’Atalanta non finisce mai, ecco agli Europei il festival degli esterni nerazzurri. Gosens trascina la Germania e diventa una star per un pubblico che lo conosceva ancora poco, visto che non ha mai giocato nella Bundesliga. Ma noi, a Bergamo, in Serie A e anche in Champions, lo conosciamo bene… E ora sale alla ribalta Maehle. Che non avrà la classe di Robin, ma uno spirito di sacrificio, gambe e cuore incredibili. Come tutta la Danimarca, che dopo aver fatto il pieno di sfortuna meritava di vedersi restituita un po’ di gioia.

Naturalmente la dedica di Maehle è per il numero 10 Eriksen costretto da un crudele destino a fare da spettatore, lui che poteva essere uno dei protagonisti di questo Europeo. Altre stelle stanno a guardare, la serata non è felice per i nerazzurri più attesi: Miranchuk perde il derby con Maehle e viene sostituito, Malinovskyi non brilla nei 45 minuti e la sua Ucraina cede strada all’Austria, che sarà l’avversario dell’Italia negli ottavi sabato 26. Però forse è anche un po’ affrettato il cambio di Shevchenko, che toglie Ruslan dopo appena un tempo: in fondo gli altri non fanno nulla di più e di meglio dell’atalantino, per evitare di perdere.

A proposito: siamo già a 4 gol di marca nerazzurra, da Miranchuk a Gosens, da Pessina a Maehle. Tanto per confermare che all’Atalanta sanno fare gol tutti e, anche, non solo nell’Atalanta. E quindi è solo una leggenda l’idea che funzionino solo se guidati/telecomandati dal Gasp. Anzi, portano benefici anche alle loro Nazionali. Se bastavano due gol, poi tre, ora al quarto possiamo dire che senza dubbio sono una prova: mai vista tanta Atalanta agli Europei. Sarà l’effetto Champions…

Dall’altra parte del mondo, invece, si rivede il Papu Gomez: l’ex atalantino decide con un suo gol la sfida di Coppa America che qualifica l’Argentina ai quarti di finale, contro il Paraguay. Gomez segna dopo appena 10 minuti, con uno ‘scavetto’ su assist di Di Maria.

Il Papu viene schierato dal ct Scaloni nel tridente dei trequartisti, a sinistra, con Messi al centro e Di Maria a destra, alle spalle dell’unica punta Aguero. Gomez gioca 72 minuti e viene poi sostituito da Rodrigo De Paul.

In campo per tutta la partita invece l’atalantino Cristian Romero, come il capitano dell’Argentina, Leo Messi.

Male invece la Colombia, sconfitta dal Perù 2-1 con i due atalantini ancora a digiuno: Zapata, sostituito dopo un’ora di gioco proprio da Luis Muriel.

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