Per molte di loro il tempo sembra non trascorrere; anzi, col passare degli anni diventano più belle, sofisticate, contemporanee e desiderate. Stiamo parlando di icone del design: pezzi che hanno la capacità di trasformare qualsiasi stanza, le cui linee e materiali narrano una storia di ingegno e di elevata artigianalità che acquisisce fascino ad ogni sguardo.
Gli intramontabili hanno la peculiarità di adattarsi ad ogni stile, monopolizzando l’attenzione anche dell’osservatore meno esperto; conoscono l’arte della seduzione che porta ad innamorarsi di oggetti al quale viene attribuita vitalità. Silhouette, materiali e colori raccontano la genialità e l’estro stravagante dei loro padri: artisti capaci di prevedere il futuro mantenendo intatto nel tempo armonia ed equilibro.
Difficile elencarli tutti, molto più complesso definire i preferiti, noi proviamo a descriverne alcuni.
SEDUTE
Due sedute agli antipodi sia per forma che per materiale, ambedue hanno un forte spessore concettuale, ma si collocano con disinvoltura in ogni ambiente sia esso domestico o come locale pubblico, ma anche aziendale.
Il primo istinto è quello di ammirarle come opere d’arte presenti in un’esposizione museale, ma la
Ripples Indoor
Scultura dal grande significato poetico ed evocativo; il designer racconta che l’ispirazione gli venne dalle gocce della poggia che disegnano cerchi sull’acqua.
©2021 La Fondazione Hyatt
L’incontro del 2003 tra Toyo Ito e Horm dà nuova vita a Ripples – originariamente concepita in acciaio e pietra – attraverso l’impiego del legno, per un risultato finale che può essere sintetizzato come massima espressione celebrativa della Natura.
Le sedute, comode ed avvolgenti, vengono rifinite interamente a mano generando un elegante effetto policromatico derivante dalla duttilità del legno.
Vincitrice del Compasso d’Oro 2004 è realizzata con un esclusivo multistrato di cinque differenti essenze di legno: noce canaletto, mogano, ciliegio, rovere e frassino.
Il suo successo ha determinato una versione outdoor e la produzione di un’intera linea che spazia dalle sedute, ai tavoli e ai complementi.
Him & Her
Dio ha detto: “Non è bene che l’uomo sia solo. Gli darò una compagna, come suo complemento […].””Entrambi erano nudi, l’uomo e la donna, e non provavano vergogna l’uno di fronte all’altro.” Cita il libro della Genesi Fabio Novembre per spiegare la sua opera, una rivisitazione audace della Panton Chair.
STUDIO FABIO NOVEMBRE – ALL THE CONTENTS © 1994-2020
Il realismo di queste sedute – realizzate in polietilene verniciato a lucido nella versione di massa e in opaco tinto perfetta outdoor – è straordinario, di cui si apprezza ogni singolo dettaglio quali le pieghe della pelle e le “fossette di Venere”. Lo schienale, che rivela le forme del maschile e del femminile, è un richiamo alla perfezione, alla naturalezza e alla purezza del corpo prima del peccato originale. Non c’è vergogna, volgarità o malizia in queste opere, ma solo l’innocenza primordiale.
QuaDror 03 il tavolo di DrorBenshetrit
Nel 2016 una giuria di 40 esperti proveniente da svariati settori del design internazione assegna il Red Dot Design Award a quello che definire tavolo è riduttivo, in quanto siamo di fronte ad un capolavoro di ingegno dall’elevata innovazione tecnologica e dal design non convenzionale.
Dror stava lavorando alla costruzione di un telaio composto da due superfici intersecate; scoprì che tagliandole strategicamente, esse possono essere bloccate geometricamente dando origine ad una nuova forma, creando una base triangolare stabile ed indipendente.
Un equilibrio perfetto. Con i suoi 4.20cm di lunghezza e 120 di larghezza, attribuisce eleganza e raffinatezza a qualsiasi sala da pranzo, ma diventa emblema di solidità se collocato in una sala riunioni.
Quadror non è solo 03, ma una collezione completa composta da tavolo – di diverse misure e differenti materiali – tavolini da soggiorno, libreria e scultura.
LAMPADE
“È meglio accendere una lampada che maledire l’oscurità” Laozi, Tao Te Ching
Progetti visionari: sintesi di ingegno, semplicità e perfezione, simbolo del Made in Italy nel mondo.
Il loro compito non si limita ad illuminare un ambiente, ma di ammaliarlo con un’aurea di fascino ed eleganza.
Linee semplici, pulite che sposano alla perfezione qualsiasi stile, dal più classico all’eccentrico, sinonimo di distinzione e gusto.
Arco di Flos
Nasce nel 1962 dall’estro creativo di Achille e Pier Giacomo Castiglioni è un grande classico. L’esigenza era quella di dar vita ad una lampada a sospensione la cui luce non prevedesse fori sul soffitto.
Una pesantissima base in marmo, che funge da contrappeso per sostenere il grande arco metallico, che si ispira ad un lampione stradale. Il foro, praticato nel baricentro della base, è un escamotage per sollevare la base con facilità, inserendovi per esempio un manico da scopa.
Forse la lampada più imitata, Flos, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, le ha regalato una nuova versione a led, un omaggio alla sua icona, che si affianca alla versione classica.
Parentesi
Ancora Flos e ancora Castiglioni per celebrare l’italianità nel mondo.
Parentesi nasce da un’idea di Pio Manzù, realizzata da Achielle Castiglioni, vinse il Compasso d’Oro nel 1979.
Un faretto, a luce diretta regolabile che corre sul tubolare in acciaio che ricorda una parentesi, consente di muovere la lampada con una semplice pressione della mano. La lampada da terra può ruotare di 360 gradi su un piano verticale parallelo al cavo di acciaio. Diversi orientamenti, per posizionare la lampada nei migliori dei modi.
Sara Ruggieri
Press Officer
Laboratorio Italiano Design
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