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Europei 2021

Benvenuti al Robin Gosens show. E ai tifosi dell’Atalanta: “Vi voglio bene”

Europei di calcio, Robin uomo-partita in Portogallo-Germania con un gol e due assist e un altro bellissimo gol annullato dal Var. "Una serata indimenticabile"

Una volta, dopo un’Atalanta-Juve, aveva chiesto la maglia a Cristiano Ronaldo e si era quasi vergognato per averlo fatto, perché si era sentito rispondere “no”. Tanto che i suoi compagni l’avevano consolato regalandogli, loro, la maglia del campione portoghese. Ma stavolta dovrebbe chiedergliela lui, CR7, a Robin Gosens, mvp (uomo-partita) di Portogallo-Germania.

Con la solita classe, nel suo italiano fluido e più comprensibile di quello di qualche politico, Robin sorride e spazza anche le voci di mercato: “Cosa dico ai tifosi dell’Atalanta? Vi voglio bene, ci vediamo presto”.

Un gol, due assist, la Germania che sembrava ko si rialza e torna in corsa grazie all’atalantino. Straordinario. “Una serata indimenticabile”, ammette lui in poche parole, “non ho chiesto la maglia a Ronaldo perché ho pensato solo a festeggiare con i miei compagni, con la mia squadra”.

La Germania lo scopre e i giornali tedeschi titolano “L’estate in cui la Germania si innamorò di Robin Gosens“. A Bergamo lo conosciamo già, non abbiamo bisogno che qualcuno ci illumini, ci ha già pensato Gasp a trasformare Robin da normale giocatore a devastante, come è stato contro il Portogallo. Dove il capolavoro vero è quello che non comparirà negli almanacchi, il bellissimo gol segnato dopo 4′ e poi annullato dal Var per un fuorigioco di Gnabry.

Gosens ha preso atto, ha abbassato il capo ed è ripartito, incontenibile su quella fascia sinistra dove ogni volta che gli arrivava palla nasceva un’azione da gol. Kimmich a destra e Gosens a sinistra, come Hateboer e Gosens nell’Atalanta: cross da destra, palla che attraversa l’area e dall’altra parte arriva Gosens, stacco di testa e palla in rete. E il telecronista di Sky, che l’aveva già definito “monumentale” dopo l’azione del terzo gol, alla quarta rete chiede aiuto alla sua spalla: “Io non ho più aggettivi”.

L’Atalanta è andata a prenderselo per meno di due milioni nel 2017 andando a scovarlo in una società olandese, l’Heracles, certo non famosa come Ajax o Psv. Ora Gosens vale almeno 40 milioni, lo vuole il Barcellona, ma i tifosi bergamaschi sperano che resti a Bergamo: è qui il top club…

E pensare che Robin avrebbe potuto fare il poliziotto come il nonno: aveva già fatto domanda in un paio di Stati federali della Germania e gliel’avevano respinta, pare per un difetto di lunghezza delle gambe, poi il primo contratto da professionista aveva spostato i sogni di Robin al campo da calcio. Fino alla convocazione in Nazionale: “Ciao Robin, sono Joachim Loew, vorrei parlare al telefono con te, quando è meglio?”.

Ora è lui che fa sognare la Germania, la Bild titola: “È il nostro eroe”, il suo compagno Thomas Muller lo prende in giro: “Non c’è da stupirsi che hai corso solo 60 minuti, giochi in Italia…” e Robin risponde: “Meglio 60 minuti buoni che 90 brutti”.

Mentre il ct del Portogallo, Santos, sconsolato: “Conoscevamo bene Gosens, abbiamo provato a cambiare nell’intervallo ma abbiamo preso terzo e quarto gol”. Complimenti sinceri.

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