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Stati generali

Azzurri riuniti a Castione: Berlusconi rilancia il partito unico del centrodestra, “la mia lucida follia”

Alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni assicura di non pensare affatto a una fusione a freddo: "Nulla sarà calato dall'alto, anzi. Dobbiamo costruire entro il 2023 il partito unico che dia stabilità. Abbiamo quasi due anni di tempo per costruire dal basso il centrodestra unito"

Anche da Castione della Presolana, agli stati generali di Forza Italia a cui partecipa solo via telefono (“I medici per prudenza non mi consentono ancora uscite pubbliche) Silvio Berlusconi rilancia con forza quella che lui chiama la “lucida follia” che lo fece scendere in campo nel 1994: il partito unico repubblicano.

Non prima di una tirata d’orecchie e una secca smentita a quei giornali che “oggi scrivono della mia famiglia e dei miei collaboratori impegnati sui rapporti con la Lega e il centrodestra. Sono notizie assolutamente inventate: i miei figli con la politica non c’entrano niente”.

Quindi le puntualizzazioni sul progetto che peraltro è stato già ampiamente sottoscritto e approvato dai tanti dirigenti che hanno preso la parola alla tre giorni in Valseriana, dai promotori  Massimiliano Salini con Alessandra Gallone, da Tajani a Gelmini da Bernini e Ronzulli a Brunetta a Galliani, Gasparri, Fontana: “Il futuro – ha spiegato il cavaliere – è delle idee liberali e noi in Italia siamo gli unici a rappresentare queste idee, l’unica forza liberale, cattolica, garantista ed europeista”.

Alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni assicura di non pensare affatto a una fusione a freddo: “Nulla sarà calato dall’alto, anzi. Dobbiamo costruire entro il 2023 il partito unico che dia stabilità. Abbiamo quasi due anni di tempo per costruire dal basso il centrodestra unito. Cominciando da un coordinamento delle iniziative parlamentari”.

Perché, sottolinea, “è necessario trasformare in un movimento politico unitario quello che è il comune sentire di tanti del centrodestra”.

Anche se non nega gli scetticismi e i pessimismi di tanti: “Ho ricevuto consensi, ma anche risposte scettiche o dubbiose. Sono abituato, successe anche quando sfidai il monopolio Rai nel sistema televisivo, successe ancor prima quando volli realizzare Milano 2, o quando decisi di sfidare i vecchi partiti dando vita a Forza Italia”.

Ma, “noi ora dobbiamo pensare e progettare e costruire un unico partito che si candida a governare stabilmente il Paese. Che consenta all’Italia una democrazia compiuta con alternanza fra due maggiori forze politiche. Sul modello americano”.

Tajani Castione stati generali forza Italia

Berlusconi si rivolge anche agli scettici, che non mancano, azzurri: “Questo progetto non significa la liquidazione o smobilitazione di Forza Italia, anzi. Il centrodestra unito sarà un centrodestra di governo solo se la nostra anima sarà ampiamente rappresentata. Perché solo noi rappresentiamo orgogliosamente in italia il Partito popolare. Noi che sosteniamo convinti il governo Draghi, il governo che senza di noi non sarebbe nato. E senza il nostro impegno in Europa, ricordiamolo, non avremmo il recovery plan”.

Ed elenca le proposte del partito all’interno del Governo, evidenziando che “il nostro Paese non uscirà dalla crisi se non saprà riformare il sistema fiscale, quello giudiziario, quello burocratico, il sistema dei partiti”.

Stanno lì dentro le proposte ed è per questo, che “la nostra funzione è ancora essenziale. Non facciamoci scoraggiare dagli attacchi della sinistra”.

Infine la carica ai suoi riuniti a Castione: “La situazione vera di Forza Italia, nel Paese e in Lombardia è che c’è, è viva, è forte e vitale. Ventisette anni fa scesi in campo: intendo rimanerci ancora, nonostante tutto quanto successo in questo lungo periodo e nonostante infondate vicende giudiziarie”.

“Ancora una volta il presidente Berlusconi dimostra lungimiranza e visione del futuro – ha commentato Alessandra Gallone, vicepresidente dei senatori di Forza Italia -. Con le sue parole di oggi alla convention di Forza Italia conferma di essere un grande statista, un vero fuoriclasse in grado di guardare lontano e di indicarci la strada.  L’esperienza di questa tre giorni a Castione è stata straordinaria. Si riparte da qui, da un territorio come quello bergamasco, che porta su di sè cicatrici profonde, un monito a non dimenticare ma soprattutto a non arrendersi mai. Il confronto tra i dirigenti, i parlamentari, gli amministratori e i sindaci su temi come la ripresa economica, il lavoro, il fisco, il turismo, l’ambiente, la formazione è stato intenso, entusiasmante e costruttivo. Forza Italia è stata, è e sarà sempre centrale come forza liberale, riformista, solidale, popolare, europeista, garantista radicata nei valori della tradizione occidentale. Un movimento equilibrato e competente che affronta le questioni caso per caso, cercando e trovando soluzioni che abbiano però sempre una visione futura, così come ci insegna il nostro leader. Non tattica, ma strategia che ci fa guardare lontano per il bene del Paese”.

“Una occasione importante di incontro e di confronto sul futuro del nostro Movimento e del Paese, alla quale abbiamo partecipato con entusiasmo convinti del ruolo cruciale svolto da Forza Italia al governo del Paese – ha commentato il vice vicario provinciale di Forza Italia Bergamo Enzo Lorenzi – . Per noi questo evento vuole rappresentare un punto di ripartenza per Bergamo, per la Lombardia e per l’Italia, che sta superando l’emergenza sanitaria grazie all’operato del governo Draghi, ennesima lungimirante intuizione del nostro Presidente Silvio Berlusconi. Un grazie in particolare si nostri sindaci, assessori e consiglieri che hanno preso parte alla manifestazione in rappresentanza dello straordinario mondo degli amministratori locali bergamaschi di Forza Italia, in prima linea, come tutti gli amministratori, dal primo all’ultimo giorno dell’emergenza”.

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