Botta e risposta tra la Lega e l’amministrazione del Comune di Bergamo dopo l’ennesima rissa che si è verificata venerdì sera in piazzale Marconi, nell’area antistante la stazione.
Alla vista degli agenti di Polizia Locale, i partecipanti alla rissa sono fuggiti, tranne uno, rimasto ferito (forse da coltello) e trasportato all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Gli agenti del Comune era impegnati in servizi di controllo dell’area. Quando hanno visto cosa stava succedendo sono scesi dall’auto, riportando la situazione alla normalità e soccorrendo il soggetto rimasto ferito.
“Le misure messe finora in campo non sono sufficienti, nemmeno l’aumento della presenza delle forze dell’ordine che avevamo richiesto da tempo e che finalmente è stato attuato – commenta Alberto Ribolla, deputato e consigliere comunale del Carroccio -. Da mesi ricevo messaggi e video dei pendolari e dei commercianti, raccolti in una sorta di ‘diario delle risse’ nella zona della stazione. Purtroppo questo fenomeno si sta sempre più accentuando invece che ridursi. Solo tra la metà del mese di maggio e quella del mese di giugno si sono contate più di 10 risse più o meno gravi, l’ultima con un grave accoltellamento”.
Lo stesso Ribolla fa sapere che sul tema sicurezza in zona stazione, la Lega e le opposizioni di centrodestra hanno chiesto un Consiglio comunale straordinario, in programma tra dieci giorni. “Sarebbe ora – conclude Ribolla – che il sindaco Gori e il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Gandi prendessero atto del fallimento delle politiche del Pd nella gestione della sicurezza e si confrontassero seriamente per attuare le nostre proposte”.
La risposta della Giunta non si è fatta attendere: “Nessuno ha mai sottovalutato la delicatezza della situazione nell’area delle stazioni, in particolare nei fine settimana, prova ne sia che per ben due volte in due settimane (il 18 maggio e l’8 giugno, ndr) il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – alla presenza di Prefetto, Questore, Comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza, Amministrazione comunale – se n’è occupato, mettendo in atto da subito il raddoppio dei servizi in quell’area – replica il vicesindaco Sergio Gandi -. La presenza delle Forze di Polizia è costante ed è dimostrata dal fatto che gli interventi sono immediati e si concludono, nella generalità dei casi, con il fermo dei responsabili”.
“Bisogna continuare su questa strada – aggiunge Gandi – con un presidio costante e continuo dell’area operato di concerto da tutti gli attori coinvolti. È evidente che questo tema non può investire la sola amministrazione comunale, ma tutto il sistema istituzionale nel suo complesso che – come detto – sta producendo sforzi evidenti e mantiene un’attenzione costante”.
Secondo il vicesindaco, accanto al presidio fisico dei luoghi ed agli interventi preventivi e repressivi, si deve pensare ad altre iniziative che provino a mutare il clima di quei luoghi. “L’avvio del festival Bergamo1000 in piazzale Alpini, con concerti e somministrazione di alimenti e bevande, farà sì che quell’area sia vissuta in maniera positiva da centinaia di persone. Un modello da estendere e reiterare. Al contempo, su piazzale Marconi e piazzale Alpini pensiamo di introdurre il divieto di consumo di alcol al di fuori degli ambiti dei pubblici esercizi e delle attività autorizzate, sperimentandone la portata e monitorandone gli effetti”.
Si parla anche di un intervento fisico sul piazzale della stazione. “Con la rimozione, non appena la nuova velostazione sarà completata, dell’attuale deposito biciclette, purtroppo luogo di stazionamento e di impropri assembramenti ad opera di soggetti attenzionati delle Forze dell’Ordine – prosegue ancora Gandi -. Quello spazio e l’area verde vicina potranno avere un nuovo disegno ed una nuova vocazione. Proprio nell’area retrostante il deposito, è collocato il Dopolavoro Ferroviario, con oltre 500 soci, che riteniamo opportuno valorizzare affinché possa farsi promotore di iniziative sociali e culturali di valenza cittadina. A tutto questo – conclude – si aggiunge il lavoro svolto dai servizi sociali del nostro Comune e dal Terzo Settore nell’intercettare i bisogni di quella parte di cittadini fragile e bisognosa di sostegno. Ben vengano i contributi di tutti, critiche comprese. Ciò che importa è lavorare tutti insieme, ciascuno nel proprio ruolo, per dare una prospettiva diversa ad un’area certamente delicata”.
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