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GAMeC: tre grandi mostre per l’estate

È una programmazione estiva ricchissima quella che animerà, fino al prossimo 26 settembre, gli spazi della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Scopriamola nel dettaglio

È una programmazione estiva ricchissima quella che animerà, fino al prossimo 26 settembre, gli spazi della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

La prima è dedicata a Regina Cassolo Bracchi, nome che richiama alcune delle esperienze più significative dell’arte del Novecento, dall’avanguardia futurista alle sperimentazioni in Plexiglas e alla poesia visiva degli anni Sessanta.

Contemporaneamente, fino a fine agosto, lo Spazio Zero ospita le installazioni di Daiga Grantina, artista lettone che ha rappresentato il proprio Paese all’ultima Biennale di Venezia. Le sue opere sono creature spiazzanti, che vibrano di tensioni sospese tra materiali organici e sintetici, e giocano sugli opposti (morbido/duro, intenso/tenue, trasparente/opaco, luce/ombra), evocando le strutture del mondo naturale.

Il Palazzo della Ragione di Bergamo, infine, ospita l’intervento del celebre artista brasiliano Ernesto Neto, quello del colossale GaiaMotherTree che nel 2018 trasformò la stazione di Zurigo in una foresta pluviale amazzonica. Dal titolo Mentre la vita ci respira – SoPolpoVit’EreticoLe, il progetto si pone come preludio alla grande mostra Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione, che la GAMeC presenterà il prossimo autunno, da ottobre a febbraio 2022.

“Prima del 2018 la GAMeC era solita chiudere i propri spazi nel mese di agosto – ricorda il Direttore Lorenzo Giusti – Quando sono arrivato abbiamo da subito iniziato a lavorare per trasformare il trimestre estivo da periodo critico a momento centrale della programmazione annuale, cercando così di interpretare la vocazione turistica della città intercettando i flussi che, almeno fino al 2019, risultavano in costante crescita. Nel 2018 e nel 2019 la sede di Palazzo della Ragione ha ospitato le mostre di Gary Kuehn e Jenny Holzer, e nel 2020 il progetto di Daniel Buren per Bergamo ha superato i 50 mila ingressi, nonostante l’assenza di visitatori stranieri conseguente l’emergenza Covid-19. Ecco perché – aggiunge il Direttore – ritengo che la stagione estiva possa restare il momento centrale della nostra programmazione”.

Regina. Della scultura
GAMeC
Fino al 29 agosto

La mostra è la prima retrospettiva in un museo italiano dedicata a Regina Cassolo Bracchi, in arte Regina (1894-1974), una delle figure più affascinanti, innovative e ancora oggi meno note del panorama artistico europeo del Novecento.
Personalità anticonformista, proiettata nella modernità, lavorò indifferentemente con mezzi scultorei tradizionali e con materiali sperimentali: latta, stagno, celluloide, zinco, acciaio.

La mostra è il risultato dell’acquisizione da parte di GAMeC e del Centre Pompidou di Parigi di un importante nucleo di opere della scultrice; a cura di Chiara Gatti e Lorenzo Giusti, mira ad analizzare la figura complessa, sperimentatrice, versatile e poetica della prima donna dell’avanguardia italiana. Un’esperienza artistica che ha abbracciato prima i modi del Futurismo e poi quelli del MAC, il Movimento arte concreta.

Duecentocinquanta opere – tra sculture, mobiles, disegni, cartamodelli e taccuini – guidano il visitatore in un percorso che si sviluppa per temi ed epoche, intrecciando i contatti con i movimenti dell’avanguardia e le vicende biografiche, dal Ventennio al boom del dopoguerra.

 

Generico giugno 2021
Regina Danzatrice, 1930 Alluminio cm 43 x 30 x 15 Collezione Archivio Gaetano e Zoe Fermani Foto: Alessandro Saletta e Piercarlo Quecchia - DSL Studio

 

Daiga Grantina
Atem, Lehm “Fiato, Argilla”
GAMeC
Fino al 29 agosto

Atem, Lehm “Fiato, Argilla” è la prima personale in un’istituzione museale italiana dell’artista lettone Daiga Grantina (1985), a cura di Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni.

L’artista presenta nello Spazio Zero un corpus di opere realizzato prevalentemente con piume, legno, inchiostro, siliconi e tessuti che si offre allo sguardo dello spettatore come un insieme di entità scultoree che ne stimolano il sistema percettivo.

“Possiamo – e come – delineare il colore?” chiede l’artista, che costruisce la mostra alla GAMeC attorno a questa domanda e all’osservazione del colore nella sua relazione dinamica alla materia e alla luce.

Il titolo della mostra riprende un verso in tedesco di una poesia di Paul Celan, per il quale il respiro è solitamente inscritto nella materia e nelle forme naturali; anche per Daiga Grantina il “fiato” che attraversa lo spazio espositivo, muovendo la materia e facendola vibrare sino a dissolverne i contorni, si radica in essa e nell’esperienza fisica che unisce percepente e percepito.

 

Generico giugno 2021
Daiga Grantina. Atem, Lehm “Fiato, Argilla” Veduta dell’installazione - GAMeC, Bergamo, 2021 Foto: Lorenzo Palmieri Courtesy GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

 

Ernesto Neto
Mentre la vita ci respira – SoPolpoVit’EreticoLe
Palazzo della Ragione / Sala delle Capriate
Fino al 26 settembre

A distanza di vent’anni dalla sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia, il celebre artista brasiliano Ernesto Neto (1964) torna in Italia con un progetto inedito, pensato per la Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione.

La grande installazione SoPolpoVit’EreticoLe presenta, al centro, un cerchio pensato come una sorta di ombelico, simbolo transculturale che proietta l’analogia tra universo e corpo. Il titolo del lavoro si configura come un acrostico composto dalle parole “sole”, “polpo”, “vita” ed “eretico”, assemblate in modo da trasmettere un senso di musicalità e movimento.

Pensata come un giaciglio, l’opera si avvale dell’utilizzo di materiali recuperati in loco, come pietre, paglia, ma anche piante, spezie ed erbe medicinali e unisce l’attenzione per i temi dell’ecologia, del ritualismo e della spiritualità a visioni e suggestioni suggerite dal confronto con le origini medievali del Palazzo.

Un potente inno alla vita, alla natura nella sua dimensione più ancestrale, attraverso il quale l’artista ci invita a vestire nuovi panni e a trovare una nuova relazione con il mondo naturale.

L’ingresso alla mostra di Ernesto Neto è gratuito; per le mostre in corso alla sede di Via San Tomaso, ingresso ridotto per gli iscritti BergamoNews Friends!.

 

 

 

 

 

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