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Le scelte

Mascherine all’aperto, l’idea del Governo è via l’obbligo da fine giugno o metà luglio

Il premier Draghi insiste sulla linea della prudenza e sarebbe anche intenzionato a prolungare ancora di qualche mese lo stato di emergenza.

Stop all’obbligo di mascherina all’aperto dal 15 luglio o addirittura da fine giugno: sarebbe questa la tempistica allo studio del governo, in linea con quanto sta succedendo nel resto d’Europa.

Una previsione realistica anche per il ministro della Salute Roberto Speranza, d’accordo con la strategia dettata dal premier Mario Draghi. 

Non piace, invece, al leader della Lega Matteo Salvini che sull’eventualità di dover tenere la mascherina all’aperto per un altro mese ha parlato di “punizione inutile e ingiusta” in un momento in cui quasi tutta Italia si trova in zona bianca.

Salvini fa affidamento sul Cts, che venerdì 18 giugno è chiamato a pronunciarsi anche su questo tema.

Ma la politica si interroga anche sulla possibilità di prolungare nuovamente lo stato di emergenza, che allo stato attuale scadrebbe il 31 luglio: è la posizione di Draghi, ma ancora non è chiaro a quanti mesi ammonterebbe un eventuale spostamento.

Il premier sposa da sempre la linea della prudenza, anche oggi che la curva epidemica è in netta regressione, perchè teme il momento in cui ci sarà un liberi tutti.

Su questa specifica decisione, però, si è scatenata la polemica politica: Salvini ha offerto pieno sostegno in campo di riforme, ma ha già chiarito di non avvertire le condizioni per trascinare nuovamente lo stato di emergenza. Anche il ministro Speranza è più orientato a mantenere valida la scadenza del 31 luglio, pur ritenendo prematura qualsiasi decisione in questo momento; idem la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Il Pd, infine, sta con Draghi, parlando di guerra ancora non vinta.

 

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