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Da como

Il 38enne Alessandro Durante nuovo primario di cardiologia al Policlinico San Marco

Dopo la laurea con lode in medicina e chirurgia conseguita all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano si è specializzato in malattie dell’apparato cardiovascolare

È Alessandro Durante il nuovo responsabile dell’Unità di Cardiologia del Policlinico San Marco – Gruppo San Donato. 38 anni di Gavirate, in provincia di Varese, arriva dall’ospedale Valduce di Como dove era responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale di Emodinamica.

Dopo la laurea con lode in medicina e chirurgia conseguita all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano si è specializzato in malattie dell’apparato cardiovascolare sempre nella stessa Università.

“Per me è una grande soddisfazione entrare a far parte del Policlinico San Marco e del Gruppo San Donato. È un po’ un ritorno a casa, avendo trascorso gli anni della specialità all’IRCCS Ospedale San Raffaele. Ma soprattutto una sfida professionale e un’occasione di crescita importante in un Gruppo, come il San Donato, che da sempre investe nella ricerca, nella tecnologia e nell’innovazione per offrire ai pazienti le migliori cure possibili, non solo in ambito cardiologico in cui rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale, ma anche nelle altre specialità”, dice il dottor Durante.

Nel corso della sua carriera, iniziata all’IRCCS Ospedale San Raffaele e continuata all’ospedale Valduce di Como dove ha lavorato per otto anni, il dottor Durante ha maturato una solida esperienza non solo nella cardiologia clinica ma anche nella cardiologia interventistica, sia coronarica sia extracoronarica, e nella gestione di pazienti critici. Al Policlinico San Marco porterà le sue competenze ma anche il suo entusiasmo e la voglia di realizzare molti e diversi progetti.

“L’obiettivo è essere ancora e sempre più vicino ai pazienti e alle loro esigenze di salute e cura – prosegue il medico – . Ad esempio riducendo i tempi di degenza per le patologie acute cardiologiche, come l’infarto. La letteratura scientifica ha da tempo sottolineato come un rientro precoce del paziente a casa, alla sua famiglia e vita, ovviamente nel segno dell’assoluta sicurezza, possa favorire una migliore e più rapida ripresa. Grazie alla collaborazione della mia equipe, inoltre, implementeremo l’attività ambulatoriale così da offrire un servizio ancora più efficiente e capillare al territorio, non solo per le visite ma anche per quanto riguarda la parte di diagnostica”.

Un’attenzione particolare sarà dedicata anche alla medicina di genere con la creazione di percorsi specifici per la diagnosi e cura delle patologie cardiologiche nelle donne nelle diverse fasce d’età e fasi della vita.

“Importante sarà poi l’inserimento di nuove tecnologie e tecniche sia terapeutiche sia diagnostiche, tra cui il sistema di assistenza ventricolare per angioplastiche ad alto rischio e infarti molto gravi, l’aterectomia rotazionale per eliminare le lesioni calcifiche nelle arterie e la Tomografia ottica computerizzata (OCT) per caratterizzare meglio le arterie durante l’angioplastica, rendendo così l’intervento ancora più sicuro. Non ultima la ricerca in ambito cardiovascolare anche in collaborazione con gli IRCCS del Gruppo San Donato e con le principali società scientifiche italiane e internazionali”, conclude il dottor Durante.

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