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La storia

“Ho 84 anni e sono malato, chiedo aiuto per vivere gli ultimi anni con dignità”

La richiesta di aiuto in una telefonata, poi l'incontro nella sua casa nell'hinterland di Bergamo. La storia di Vittorio, 84 anni, e la moglie in un ospizio, che si trova da solo ad affrontare una spesa di qualche migliaia di euro che per l'uomo diventa insormontabile. Un appello per sostenerlo in questo momento di fragilità.

Vittorio fissa la foto della moglie sulla credenza della cucina. Angela, la sua compagna da una vita e madre dei suoi tre figli, è in un ospizio da qualche anno perché malata di Alzheimer.

“I nostri figli sono presi dal lavoro, dalle loro famiglie, dalle loro vite e non reggevano più il peso della sua malattia” ammette giustificandoli. Siamo alla prima periferia di Bergamo, l’appartamento è in affitto, trovato dopo non poche difficoltà: “Agli anziani non affittano volentieri”, confida.

Le mani si muovono lentamente mentre racconta la sua storia e il suo appello: “Per venire in questa casa devo pagare l’imbianchino e il poco arredo che mi serviva. Una spesa di qualche migliaia di euro. Non sono tanti, sa. Non li chiederei, non ho mai chiesto nulla nella mia vita. Ma ora, qui da solo, con la badante da pagare e le spese diventa davvero difficile superare questi conti”.

Proviamo a fare due calcoli. Penna alla mano e in bella calligrafia scrive le cifre dei costi che presto dovrà saldare sul retro di una busta dell’energia elettrica. In tutto seimila euro.

“Poi per il resto, con la mia pensione, io riesco a superare tutto: dalla retta per mia moglie alla signora che mi segue. Io risparmio sa? L’ho fatto per una vita e ho sempre aiutato tutti. Ma ora ho proprio bisogno di questo aiuto. Potrei bussare alla porta di qualche sacerdote o associazione, ma mi vergogno. Voglio mantenere nell’anonimato la mia dignità. E poi sparire nella normalità discreta nella quale ho sempre vissuto. Se potesse aiutarmi…”.

L’appello è qui. In queste poche righe e bussa al cuore di chi saprà comprendere.

NOTA
Per la delicatezza del caso, per rispetto e per la privacy, la redazione di Bergamonews farà da filtro a quanti vorranno generosamente aiutare Vittorio. (bergamonews@gmail.com)

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