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La trasformazione

Fiera di Bergamo, la nuova vita di Promoberg: da associazione a Srl

I soci hanno deciso: Promoberg si trasforma in una Società a Responsabilità Limitata. Nel futuro Cda non ci saranno Giorgio Gori, Ezio Deligios e Carlo Mazzoleni, espressione delle istituzioni del territorio.

L’assemblea dei soci di Promoberg che si è tenuta venerdì 11 giugno ha dato il via alla trasformazione dell’ente da Associazione riconosciuta senza fini di lucro a Società a responsabilità limitata (Srl).

Una scelta che sottende da parte dei soci una volontà di rilancio per Promoberg che, tra guai giudiziari e stop forzato dell’attività a causa della pandemia e della conseguente requisizione dei padiglioni fieristici di via Lunga per la realizzazione dell’Ospedale da campo del Papa Giovanni XXIII, non era affatto scontata.

“L’ampliamento dell’oggetto sociale dà evidenza al ruolo prospettico di Promoberg non solo come gestore delle attività fieristiche, ma anche come organizzazione di eventi in ambito teatrale e spettacolistico e nella promozione delle filiere dei settori della produzione, del commercio e dei servizi” dichiara Fabio Sannino, presidente di Promoberg.
“La trasformazione – continua Sannino – è a mio avviso un passaggio importante per la modernizzazione di Promberg. Insieme alla già attivata introduzione di un regime di controllo contabile, amministrativo e societario con professionisti e revisori di comprovata competenza e capacità, la trasformazione dell’Ente e l‘inquadramento della sua attività nell’ordinario regime civilistico delle società di capitali non potrà che renderne ancor più ordinata e trasparente la gestione”.

La trasformazione di Promoberg in Srl ha un’altra importante conseguenza. Fuori dal Consiglio di Amministrazione della nuova società, votato nella mattina di venerdì 11 giugno dall’assemblea, ma che avrà effetto solo tra 4/5 mesi dopo il completamento di alcune attività giuridico formali, restano gli amministratori espressi da Comune e Provincia di Bergamo nonché dalla Camera di Commercio, che per fare nomi e cognomi sono Giorgio Gori, Ezio Deligios e Carlo Mazzoleni.

Il nuovo Cda si insedierà a pieno titolo solo dopo l’approvazione del bilancio 2021 (al 31/12) e sarà composto da otto membri: Fabio Sannino (presidente), Matteo Zanetti e Luciano Patelli (vicepresidenti), Renato Giavazzi, Lorenzo Cereda, Giuseppe Cristinelli, Lorenzo Pinetti, Carlo Loffreda.

“Abbiamo ritenuto che questo consiglio di amministrazione, che andrà ad accompagnare la trasformazione dell’ente Promoberg in Srl, come poi è stato deciso dall’assemblea straordinaria alla quale non abbiamo partecipato – afferma Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo – fosse più opportuno che appartenesse in pieno agli azionisti. Il Comune di Bergamo non è azionista di Promoberg, abbiamo avuto questo diritto di partecipare al consiglio di amministrazione in quanto rappresentanti della comunità, però pensiamo che in questo caso spetti proprio agli azionisti percorrere questo tratto di strada che prevede la trasformazione dell’ente. Anche perché il punto d’arrivo a cui tutti quanti puntiamo è possibilmente l’integrazione tra le due società, Promoberg da una parte e Bergamo Fiera Nuova dall’altra. Un’integrazione che avverrà appena sarà conclusa questa trasformazione. Essendo azionisti di Bergamo Fiera Nuova non volevamo essere in entrambe le società per evitare situazioni di un eventuale imbarazzo o conflitto di interessi. Non si è mai creata finora questa condizione, ma abbiamo ritenuto opportuno evitare qualsiasi possibilità che possa crearlo in futuro. Abbiamo fatto questo passo in assoluta armonia con tutti i soggetti, con nessun tipo di polemica. Da parte nostra non c’è nessun disimpegno, anzi: il Comune di Bergamo c’è e farà la sua parte”.

“Dell’organo amministrativo non faranno più parte gli amministratori espressione di enti pubblici e territoriali – precisa Oscar Fusini, direttore di Ascom – ma questa decisione dei soci di Promoberg ha il solo fine di rendere ogni confronto e valutazione in ordine ad una possibile aggregazione tra Bergamo Fiera Nuova e Promoberg più diretto e libero dai limiti che potrebbero derivare da eventuali conflitti di interesse in seno all’organo amministrativo di Promoberg”.

Conferma questa indicazione Edoardo Ranzini, direttore Confimi e coordinatore di Imprese e Territorio: “Questa aggregazione, se realizzata, sarà il frutto di una attività riorganizzativa e valutativa molto complessa, per cui la netta distinzione di ruoli ed interessi tra Promoberg e Bergamo Fiera Nuova sarà, auspicabilmente, un facilitatore di questo percorso, e non un elemento ostativo”.

Paolo Piantoni, direttore generale di Confindustria Bergamo si dice soddisfatto per questo passaggio: “Promoberg deve diventare sempre più una società al servizio del mondo delle imprese non solo bergamasche; dopo questa prima fase di riorganizzazione e dopo l’imprevista sospensione dovuta alla pandemia, auspico che possa ulteriormente sviluppare la propria attività sia organizzando nuove fiere internazionali di nicchia, sulla scia della felice esperienza IVS Industrial Valve Summit, sia promuovendo iniziative all’estero tese a valorizzare le imprese del nostro territorio, naturalmente vocate all’internalizzazione”.

L’assemblea dei soci ha approvato anche il bilancio 2020 e il conto economico previsionale per il 2021.
L’esercizio 2020 si è chiuso con una perdita di poco superiore a 900 mila euro, in linea con le previsioni, e per quello 2021, sempre che l’attività fieristica riparta come auspicato, si stima possa chiudersi con una perdita di circa 600 mila euro.
Il primo evento in programma, sempre salvo imprevisti, è la Fiera di Sant’Alessandro in calendario per dal 3 al 5 settembre prossimo, a cui Promoberg sta lavorando dal primo giorno in cui ATS ha rassicurato i suoi amministratori sulla restituzione della Fiera nel mese di agosto.

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