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Il caso

Garanzia proibitiva per l’aggiudicazione del Lazzaretto, Ghisalberti: “Basta falsità”

La querelle attorno alla questione riguardante l'appalto di gestione del Lazzaretto è stata portata anche nella seduta della conferenza stampa di presentazione del palinsesto

“Dire che l’amministrazione ha chiesto una fidejussione di 200mila € al mondo dello spettacolo e agli organizzatori di eventi in un momento in cui sono fermi da un anno e mezzo e pensare che ci siano sei società in grado di produrre una fidejussione di tale cifra vuol dire non sapere dove stiamo vivendo”.

Inizia così il commento dell’assessora alla cultura Nadia Ghisalberti nel corso della presentazione della cartellonistica estiva 2021 al Lazzaretto alla stampa. Non è stata una risposta posta dai giornalisti presenti, ma un intervento che l’assessora ha voluto fare in chiusura per precisare e portare la voce dell’amministrazione comunale attorno alla questione, portata avanti dai consiglieri della Lega, per cui non ci sia abbastanza chiarezza nell’assegnazione degli appalti per gli spazi di Daste e Spalenga, Lazzaretto e Polaresco.

“Voglio farlo per rispetto agli uffici che ci stanno lavorando e per dovere di verità”, ha commentato Ghisalberti.

“Chiediamo lumi sulla gara per la gestione degli eventi estivi al Lazzaretto, vinta dalla società Cimice,  che vede una spesa per il Comune di oltre 200 mila euro – avevano dichiarato i consiglieri leghisti – Per un bando così importante per una categoria, quella degli spettacoli dal vivo, ferma da quasi un anno e mezzoil capitolato, con requisiti importanti come una fidejussione di 200.000 euro, è stato comunicato al giovedì alle ore 19 con termine ultimo per la presentazione delle offerte al martedì alle ore 12. In pratica soli due giorni lavorativi per poter ottenere una garanzia bancaria che richiede burocraticamente più tempo. Non è un caso che delle undici società preiscritte alla gara solo sei sono hanno presentato l’offerta. Anche sui criteri di valutazione, che hanno previsto ben 90 punti su 100 sul progetto, quindi con giudizi discrezionali e solo 10 su 100 sull’offerta economica, rimarchiamo la necessità di chiarimenti rendendo pubblici i programmi presentati dai sei partecipanti alla gara anche perché la proposta economica della vincitrice Cimice srl è la più sconveniente per il Comune, con un solo euro di ribasso”.

Ma Ghisalberti ha tenuto a precisare, nel corso della conferenza stampa, che “in realtà quello che il Comune ha chiesto è stata una garanzia di poco più di 2mila€, circa l’1% del valore del bando. Trovo davvero assurdo da parte della Lega il continuare a raccontare cose false, minacciando guerra in consiglio comunale quando poi, nella seduta del 7 giugno, non mi è stata posta alcuna domanda. Forse perché hanno capito che non era il caso di essere spudorati in consiglio con tutta la documentazione trasparente?”

“Viene anche detto che il Comune non ha favorito la migliore offerta, quella al ribasso – continua Ghisalberti – E qui mi chiedo veramente dove stia vivendo la Lega. Siamo reduci da una discussione nazionale in cui lo stesso Salvini è stato protagonista di una lotta agli appalti assegnati a maggior ribasso che causano sempre, come minimo, varianti in corso d’opera e risultati di bassa qualità e condizioni lavorative peggiori. E a Bergamo, invece, viene posto questo tema al contrario? Con questo avviso pubblico noi vogliamo favorire la proposta artistica e le capacità organizzative anche da un punto di vista della sicurezza, migliori.  E così è con la società vincitrice”.

Ghisalberti, inoltre, ha chiarito la questione pubblicata dal Corriere della Sera Bergamo, per cui una società perdente il bando sembra abbia fatto richiesta di accesso agli atti: “Gli atti sono pubblici e non so chi abbia fatto richiesta”, ha commentato.

Seguita dal dirigente alla cultura, Massimo Chizzolini, che ha affermato che “non c’è stata alcuna formale richiesta di accesso agli atti né tanto meno ho convocato e fissato un colloquio con questa società che ha perso per una fase di chiarimento, come scritto dal giornale. Tutto l’intervento è normato e ha seguito un’attenta valutazione dei contenuti”. Sottolineando, anche, che c’è in corso un dialogo con le società che non si sono aggiudicate il bando per arricchire il palinsesto.

Da parte della Lega, ad esprimersi è anche il deputato Daniele Belotti: “Dopo aver visto il calendario degli spettacoli di Lazzaretto Estate i dubbi sulla procedura di valutazione e sull’importo della spesa aumentano ancora di più. Alle legittime obiezioni sollevate dai consiglieri comunali della Lega sulle tempistiche del bando che di fatto ha dimezzato i partecipanti e sui criteri di valutazione (con 90 punti su 100 discrezionali sul programma e solo 10 sull’offerta economica), con la presentazione degli eventi in calendario lo sconcerto aumenta. I punti di forza della società vincitrice sono i cantanti Gianna Nannini, Arisa, Gualazzi e Giusi Ferreri, mentre per la parte cabaret Leonardo Manera, Raul Cremona, Michela Giraud ed Enrico Bertolino.

“Per quello che abbiamo potuto sapere da fonti non ufficiali perché dall’assessorato non hanno ancora fornito documenti – spiega Belotti – la seconda in graduatoria, Shining srl, avrebbe presentato un palinsesto decisamente più importante con cantanti del calibro di Max Pezzali, Roby Facchinetti, Francesco Renga, Levante, Negrita oltre che Gianna Nannini e comici come Pucci, Panariello, Ravenna oltre che Manera e Michela Giraud, già presenti anche nel programma prescelto. Persino il calendario della terza arrivata, Cipiesse, può essere giudicato superiore a quello di Cimice con Max Gazzè, Gabbani, Francesca Michielin, Umberto Tozzi, Nomadi e Calibro 35 e per la parte cabaret Migone, Fontana, Braida, Fratellini, Maria Pia Timo e Manera”.

“Visto che il ribasso della vincitrice è stato di ben un euro su una base di 214.000 euro – ironizza Belotti – non vorremmo che a far la differenza fosse il coup de theatre d’apertura con l’intervista di Mara Maionchi, mamma della titolare della Cimice, al sindaco Gori. Quanti punti ha avuto dalla commissione di valutazione questa reverenziale passerella politica a Sua Maestà Giorgio I ?”

“Se poi confrontiamo il bando partorito dalla Giunta Gori – continua il deputato leghista – con le kermesse estive in altre città, la stortura diventa ancora più evidente. Ad esempio a Vigevano, il Comune offre alla cittadinanza, con una spesa di soli 30.000 euro, un programma di primissimo livello con Nannini, Mannoia, Venditti, Nek, De Gregori, Renga, Tozzi, Masini, D’Alessio, Bersani, Ferreri e Panariello. Alla società incaricata viene quindi lasciato il rischio d’impresa, mentre a Bergamo il costo è di quasi 7 volte superiore, per un programma decisamente inferiore”.

“Non ultimo – conclude Belotti – non possiamo non rimarcare la vigliaccheria politica di sindaco e assessori che, replicando alle prime obiezioni dei consiglieri leghisti che , scaricano la responsabilità di queste scelta, ma non si perdono la possibilità di mettersi in vetrina con l’assessore Ghisalberti alla conferenza stampa di presentazione e il sindaco addirittura sul palco all’evento di apertura”.

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