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Confai Bergamo

Agricoltura e biotecnologie

Ricerca e biodiversità: studio UE sulle tecniche di modificazione del genoma delle piante

Cattaneo: "Essenziale coniugare la ricerca scientifica con una prudente valutazione degli impatti ambientali e sociali"

Potenziare la ricerca intorno a tecniche di miglioramento genetico totalmente compatibili con l’evoluzione biologica naturale e con la difesa della biodiversità: è questo lo spirito dello studio pubblicato recentemente dalla Commissione Europea su nuove tecniche di modificazione del genoma delle colture che siano rispettose della sostenibilità ambientale e degli obiettivi del cosiddetto Green Deal europeo per la tutela degli ecosistemi.

“Ci troviamo indubbiamente ad esplorare nuove frontiere negli sviluppi scientifici della genetica applicata alle piante – commenta Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia -. La novità è che in questo caso non si parla di introdurre nuovi geni nel DNA di un vegetale, come nel caso degli ogm tradizionali, bensí di ‘disinnescare’ gli effetti di alcuni geni esistenti per potenziare la resistenza naturale delle colture agli agenti patogeni ed ottenere cosí prodotti piú sani e meno bisognosi di trattamenti  chimici”.

È con questi obiettivi che la Commissione ha avviato consultazioni pubbliche  con i differenti portatori di interessi, stimolando l’inizio di un dibattito che dovrà occuparsi, oltre che degli aspetti strettamente scientifici, anche delle implicazioni economiche e sociali della questione.

“Quando ci si muove nel settore del biotech – sottolinea Enzo Cattaneo, direttore di Confai Bergamo – è essenziale coniugare la ricerca scientifica con una prudente valutazione degli impatti ambientali e sociali dei percorsi che s’intendono intraprendere. La nuova iniziativa dell’Ue potrebbe configurare forti progettualità in grado di conciliare le esigenze produttive dell’agricoltura moderna con un profondo rispetto verso la tradizione e la tipicità dei prodotti su cui si fonda la cultura rurale del nostro paese”.

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