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Bergamo

Nella “Guida alla prosperità” le chiavi del successo: imprenditori a confronto

Martedì 8 giugno Paolo Ruggeri presenterà il suo libro; interverrà tra gli altri Danilo Dadda della Vanoncini

Il mondo è in continua evoluzione: il lavoro, l’economia e più in generale la società cambiano rapidamente ponendoci di fronte a tante sfide da affrontare per il presente e il futuro.

In questo contesto per gli imprenditori diventa necessario cambiare passo per promuovere uno sviluppo sano e lungimirante. Ma come si può raggiungere questo obiettivo per le proprie aziende? È il tema al centro del libro “Guida alla prosperità”, best seller del formatore Paolo Ruggeri, che verrà presentato martedì 8 giugno dalle 17 alle 19.30 all’aula Oggioni del centro congressi Papa Giovanni di Bergamo.

Oltre a Ruggeri parteciperanno due top imprenditori e formatori di OSM Partner Bergamo, azienda operante nel settore della consulenza aziendale, formazione e selezione di personale di valore:

Patrizio Cappella, titolare di OSM Partner Bergamo, ACB Srl, Ortelli Srl, Fastplan Srl e socio di Teco Consulting/PDI Bergamo, che interverrà sul tema “Visione e realtà. Come ottenere successo attraverso una visione chiara e definita”;

Danilo Dadda, titolare di OSM Edilizia e Vanoncini Spa, che interverrà sul tema “Idee autolimitanti: come superarle per crescere con la tua impresa”.

Per avviare un’attività di successo bisogna pensare con chiarezza al progetto che si vuole realizzare. Lo spiega Patrizio Cappella: “Prima di ottenere qualcosa è necessario lavorare su se stessi e su quelle idee contro-intuitive che ogni tanto affiorano tra i nostri pensieri e non ci aiutano. Dobbiamo crescere a livello personale, capire qual è il nostro sogno, il nostro desiderio, cosa vogliamo lasciare e per che cosa vogliamo essere ricordati come persone e come imprenditori. Attraverso una visione ben chiara e definita, poi, dobbiamo pianificare, organizzarci per raggiungere l’obiettivo che abbiamo individuato: è l’intangibile a creare il tangibile. Ogni attività comincia da qualcosa che sentiamo dentro di noi, scaturisce da un’emozione positiva che proviamo e si concretizza nel progetto che vogliamo concretizzare a livello personale e lavorativo. La volontà di attuarlo fa la differenza perché lungo la strada ci saranno imprevisti e ostacoli ma rappresenteranno un mezzo per capire la propria determinazione: se l’emozione alla base della propria attività è forte si riuscirà a superare ogni difficoltà”.

Facendo riferimento alla propria esperienza, Cappella prosegue: “Quello che mi ha mosso, all’età di 18 anni, è stato il sogno di formare una famiglia, avere una moglie, dei figli e dare loro una sicurezza economica. Questo desiderio mi ha portato a lavorare duramente, creare aziende, lavorare anche venti ore al giorno per tanti anni e superare moltissime difficoltà. Nasco come camionista nell’azienda di mia mamma e mio papà: eravamo solamente noi tre e a un certo punto ho avvertito la necessità di crescere e ricevere formazione, così è iniziata la mia esperienza con OSM, prima come cliente e poi come formatore e consulente. Attraverso questa formazione ho fatto crescere l’azienda, l’ho delegata e ne ho acquisito un’altra, Ortelli, che oggi stanno continuando il proprio percorso e OSM mi ha chiesto di aiutare gli altri imprenditori a sviluppare le proprie attività. Per farlo OSM organizza corsi in cui si lavora sulla persona e corsi tecnici che danno l’opportunità di apprendere le necessarie conoscenze manageriali”.

Per avere successo occorre superare i propri blocchi mentali. Guardando alla propria esperienza Danilo Dadda evidenzia: “Per andare oltre alle idee autolimitanti che io stesso ho avuto e che riscontro negli imprenditori che sto seguendo come consulente di OSM si deve partire da se stessi. Bisogna capire qual è il proprio potenziale, individuare i propri punti di forza e soprattutto approfondire le aree di miglioramento. Bisogna scattare una sorta di fotografia della propria situazione di partenza ed elaborare il proprio progetto, capire cosa si vuole fare, conoscere e valutare le proprie abitudini e comprendere su quali aspetti lavorare per raggiungere un equilibrio ed esprimere al meglio le potenzialità che contraddistinguono ognuno di noi”.

I valori a cui ci si ispira hanno un’importanza strategica. Dadda annota: “La mia esperienza mi ha aiutato a esprimere i miei valori, che poi sono diventati anche i valori dell’azienda e del team che lavora con me. Hanno contaminato tutti i miei collaboratori contribuendo a creare un gruppo molto compatto: non sono un singolo che ha dei dipendenti che dipendono ma un imprenditore con collaboratori che lavorano insieme a me. Agire in un’ottica d’equipe nel mio caso è imprescindibile, non solo all’interno ma anche all’esterno dell’azienda per stringere alleanze virtuose con le altre realtà e gli imprenditori con cui si ha a che fare, a cominciare dai fornitori e dai partner”.
“Per tanti anni – continua Dadda – sono stato manager della mia azienda, che nel tempo è cresciuta e si è consolidata. Naturalmente ho avuto delle difficoltà ma grazie a questo approccio sono riuscito a capire dove avrei dovuto modificare me stesso e ad affrontare queste problematiche con successo. I vantaggi sono arrivati non solo a livello professionale ma anche nella vita privata perché gestendo le cose al meglio si diventa mariti, mogli e genitori migliori”.

L’etica di Dadda ha portato alla realizzazione di un’iniziativa originale alla Vanoncini: per ogni libro letto, e presentato, con tanto di scheda, ai colleghi, i dipendenti ricevono un premio di 100 euro. “Il progetto – dichiara Danilo Dadda – rientra in una prospettiva più ampia di valorizzazione del capitale umano dell’azienda. L’etica è un insieme di principi e valori che guidano la propria vita e per noi sono la tutela dell’ambiente, l’approccio positivo alla tecnologia, la lungimiranza, l’entusiasmo, la trasparenza con le persone e il concetto di interdipendenza in base al quale il gruppo è più forte del singolo. Quando si mettono in campo questi valori e la squadra li fa propri nascono diverse iniziative fra cui questa. Il presupposto che ne ha determinato l’ideazione è che attraverso la lettura si possa imparare tanto, così abbiamo cominciato a dedicare la prima parte delle nostre riunioni alla presentazione di un libro che abbiamo letto. Questo momento diventa l’occasione per condividere le competenze acquisite dalla sua lettura ma soprattutto di esprimere e condividere le emozioni che ha suscitato dentro di noi. In questo modo le persone si conoscono meglio, si apprezzano, imparano a collaborare e a centrare obiettivi comuni, e aumenta anche la produttività”.

Le ricadute benefiche sono molteplici. Danilo Dadda conclude: “L’esperienza del book club innesca un volano che riflette i suoi aspetti positivi non solo sui collaboratori ma anche sulle loro famiglie che chiedono di partecipare alle letture e portare le loro competenze creando uno spazio di condivisione molto ricco e interessante”.

L’incontro è privato a numero chiuso.
Agli imprenditori che parteciperanno verrà offerta una consulenza gratuita.

Per informazioni e iscrizioni clicca qui.

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