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Ortofrutta

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Al mercato protagoniste le albicocche: provale col bacon

Il sapore e l’aspetto si avvicinano sempre più alle aspettative del consumatore e i prezzi risultano in adeguata diminuzione

Sono le albicocche il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Simbolo della bella stagione, sono un’occasione da cogliere per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia: le varietà offerte, infatti, sono in grado di esprimere al meglio la loro qualità.

Gli areali produttivi di riferimento per gli approvvigionamenti ora si trovano in Emilia Romagna anche se – oltre a queste – c’è ancora merce proveniente da Sicilia, Basilicata e Puglia. Naturalmente si tratta di tipologie differenti che hanno una scalarità di maturazione diversa a seconda della latitudine dei luoghi d’origine. Nel complesso il sapore e l’aspetto si avvicinano sempre più alle aspettative del consumatore e i prezzi risultano in adeguata diminuzione per effetto dell’aumento dei quantitativi su cui si può contare.

È poca la disponibilità di albicocche spagnole considerando che l’attenzione si concentra su quelle italiane e la richiesta cresce proporzionalmente al miglioramento della qualità del raccolto.

Ricche di proprietà benefiche, sono una buona fonte di vitamina A, B e C, ma non mancano di sali minerali come potassio, fosforo, ferro e calcio. Grazie alla loro composizione, svolgono una funzione tonificante e antiossidante, quindi contrastano l’azione dei radicali liberi. Non è tutto: contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, la salute degli occhi, della pelle, dei capelli e delle gengive.

In cucina possono essere consumate al naturale o usate per dolci, succhi, marmellate, gelatine, creme e gelati.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, l’offerta di ciliegie è molto migliorata in termini qualitativi. Si stanno commercializzando prettamente varietà con una polpa caratterizzata da una consistenza migliore rispetto a quelle più precoci. Gli areali produttivi di riferimento sul territorio nazionale sono Puglia, Emilia Romagna e Vignola ma anche alcune zone del Veronese. Rimane valida anche l’offerta spagnola, con un prodotto dal buon rapporto qualità-prezzo.

Per quanto riguarda le fragole, è terminata la campagna commerciale della Basilicata. La raccolta si sta spostando verso il centro-nord Italia: Emilia Romagna, Veneto, Trentino e Piemonte adesso sono le regioni in grado di offrire il miglior livello qualitativo. Le quotazioni sono tendenzialmente in aumento perché stiamo parlando di raccolti con rese produttive inferiori.

È buona l’offerta di piccoli frutti nazionali: mirtilli, lamponi e more sono i protagonisti. Gli areali produttivi sono dislocati nel centro-nord Italia, mentre per i ribes bisogna rivolgersi all’estero.

Risulta in deciso miglioramento la qualità delle pesche italiane. Sono reperibili anche quelle spagnole, altrettanto buone: magari peccano solo per un eccessivo grado di maturazione ma questo a seconda dei livelli della filiera può essere un difetto o un pregio. Più precisamente, se il prodotto è eccessivamente maturo all’ingrosso è un difetto, mentre se è già sul banco del fruttivendolo o dell’ambulante è un pregio.

Per le nettarine la situazione è analoga ma a parità di pezzature costano più delle pesche perché ce n’è una minor disponibilità sia dall’Italia sia dalla Spagna.

Aumenta l’offerta di uva Vittoria siciliana anche se per ora nella massa è ancora poco appetibile a causa dell’andamento climatico e dal fatto che ci troviamo in un periodo ancora precoce per la varietà. Le quotazioni sono mediamente sostenute perché i quantitativi non sono elevati.

Con l’innalzamento delle temperature cresce l’attenzione per le angurie, il prodotto estivo per antonomasia. Gli areali produttivi di riferimento rimangono Marocco, Grecia e Sicilia; in termini assoluti i valori di mercato risultano ancora più alti rispetto alle aspettative del consumatore perché i volumi non sono molti.

Rimane decisamente valida l’offerta dei meloni siciliani ai quali si affiancano in misura sempre più significativa quelli di Mantova, sia con buccia liscia sia retata. I meloni mantovani hanno un prezzo più sostenuto perché ce n’è una minor disponibilità ma il prodotto siciliano offerto a valori di mercato inferiori è altrettanto buono.

Passando al comparto orticolo, merita il rapporto tra qualità e prezzo dei fagiolini italiani e di quelli della produzione locale raccolti a mano.

Vale la pena di soffermarsi sulle lattughe a cespo (Cappuccio, Gentile e Romana), principalmente con offerta locale.

È in leggera diminuzione il costo delle melanzane per le quali l’areale di riferimento è il Veneto per il nuovo raccolto e la Sicilia per quello precedente.

Si rileva un leggero calo delle quotazioni dei porri anche se i valori medi rimangono superiori rispetto alla scorsa stagione.

Per concludere, sono stabili le zucchine: le migliori sono quelle del Veneto.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA

bocconcini albicocche bacon (Buttalapasta)

Bocconcini di albicocche e bacon
(a cura di ButtaLaPasta)

Ingredienti

10 albicocche fresche o essiccate
10 fette di bacon

Preparazione

Se si utilizzano le albicocche fresche lavarle bene, eliminare il nocciolo e ricomporle. Altrimenti disporre quelle secche sul piano di lavoro.

Avvolgere ogni albicocca in una fetta di bacon.

Una volta terminati gli ingredienti porre i bocconcini ottenuti sul fondo di una teglia adatta alla cottura in forno.

Fare cuocere a 200 °C per circa 10 minuti

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