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Salute

L'intervista

Mal di schiena e colpo della strega, la fisiatra: “Attenzione a sedentarietà e sbalzi di temperatura”

Ce ne parla la dottoressa Claudia Ceravolo del Policlinico San Marco e di Smart Clinic

Tutti noi almeno una volta nella vita possiamo dire di aver sofferto di mal di schiena, un disturbo molto comune che riguarda circa il 50% degli italiani di tutte l’età, giovani compresi. A provocarne l’insorgenza sono spesso sedentarietà, posture scorrette, sovrappeso, stress e sbalzi di temperatura.
<> ci spiega la dottoressa Claudia Ceravolo, fisiatra del Policlinico San Marco e di Smart Clinic, innovativa struttura del Gruppo ospedaliero San Donato all’interno del centro commerciale “Le Due Torri” di Stezzano e di Oriocenter, dove è possibile ricevere risposte qualificate e su misura per questo tipo di disturbi anche grazie alla presenza di un servizio di fisioterapia.

Dottoressa Ceravolo, cosa si intende per mal di schiena? E che cos’è invece il “colpo della strega”?
Il “mal di schiena” o lombalgia è un disturbo muscolo-scheletrico doloroso della regione lombare, che in base alla durata della sintomatologia si distingue in lombalgia acuta, subacuta e cronica.
Il cosiddetto “colpo della strega” è un tipo di lombalgia acuta, che si manifesta con un dolore improvviso e violento nella zona lombare e con una contrattura riflessa della muscolatura paravertebrale lombare, così intensa da bloccare il soggetto nella posizione in cui ha avvertito il dolore. È sempre evocato da un movimento improprio (sforzo eccessivo, flessione o torsione veloce del busto) che causa uno spostamento anormale delle articolazioni delle vertebre lombosacrali e l’attivazione delle terminazioni nervose locali, che a loro volta innescano la contrattura muscolare e il dolore.

Quali sono i fattori di rischio del “colpo della strega”?
Nell’80% dei casi le cause vanno ricercate nella mancanza di elasticità e/o di forza della muscolatura cosiddetta paravertebrale (cioè muscoli che si trovano lungo la colonna vertebrale), mentre solo nel 20% la responsabilità è attribuibile a patologie delle strutture vertebrali lombari (discopatie, ernia del disco, artrosi, scoliosi, spondilolistesi etc.). I fattori di rischio sono molteplici: la sedentarietà che indebolisce la muscolatura; le posture scorrette, ad esempio alla scrivania o davanti al computer, che modificano le curve fisiologiche della colonna vertebrale rendendola meno stabile e meno resistente e riducendone la capacità di ammortizzare le pressioni e gli stress meccanici; l’eccessivo peso corporeo, per il sovraccarico al quale viene sottoposta la colonna vertebrale; gli sforzi perchè comportano eccessive sollecitazioni muscolari e legamentose; l’errata tecnica di sollevamento dei pesi (se non si piegano le ginocchia, si fa leva esclusivamente sul tratto lombare!); colpi di freddo invernali o estivi perché inducono una maggiore rigidità articolare e muscolare.

Ma è possibile prevenire il mal di schiena in qualche modo?
È utile osservare alcune misure generali: mantenersi in forma con dell’attività fisica regolare (almeno 2 volte alla settimana), seguire una corretta alimentazione, non fumare, avere una buona qualità del riposo notturno, indossare calzature comode, evitare gli sbalzi di temperatura e imparare il corretto sollevamento e spostamento dei pesi al lavoro e nella vita quotidiana.

E per ″tamponare″ le fasi acute cosa si deve fare?
In generale, di fronte ad una lombalgia, consigliare la riduzione degli sforzi e la somministrazione di farmaci antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti può essere sufficiente per risolvere i sintomi. Successivamente, a seconda della causa, l’approccio terapeutico varia.
Se la sintomatologia non si risolve dopo 7-10 giorni, è consigliabile consultare un fisiatra, per un approfondimento diagnostico e per avviare un programma riabilitativo individuale.

Nel caso in cui il mal di schiena dipenda da sedentarietà e posture scorrette cosa è consigliabile?
È fondamentale una valutazione posturale eseguita dal Fisiatra di fiducia per la prescrizione di cicli personalizzati di fisioterapia per correggere eventuali posture sbagliate, allungare la muscolatura di rachide e arti inferiori e rinforzare la muscolatura della zona lombare in modo che possa proteggere meglio colonna e dischi intervertebrali. Sono utili, inoltre, attività di mantenimento della flessibilità e del tono muscolare generale, tipo back school, clinical pilates e yoga posturale, idrokinesiterpia. È raccomandata la riduzione del peso corporeo e la ripresa cauta e graduale delle attività motorie e/o sportive.

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