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Il lutto

Addio a Cesare Zonca, il banchiere che investì in cultura per Bergamo

Si è spento a 85 anni l'avvocato Cesare Zonca. È stato presidente del Credito Bergamasco e della Fondazione Credito Bergamasco. Attento al territorio, stanziò fondi per l'ospedale, l'Università di Bergamo e la Gamec.

“Mario Draghi è un personaggio, uno che lascia il segno”. Così il 3 febbraio scorso Cesare Zonca, avvocato e già presidente del Credito Bergamasco, presidente della Fondazione Credito Bergamasco, aveva commentato per Bergamonews, in una delle sue ultime uscite pubbliche, l’arrivo a Palazzo Chigi del banchiere.

Il noto avvocato si è spento nella notte tra lunedì e martedì all’età di 85 anni. Nato il 3 dicembre 1935, laureato in Giurisprudenza ed iscritto all’Albo degli Avvocati dal 1961, ha svolto la libera professione fondando uno dei più prestigiosi studi legali di Bergamo.

La politica e l’attenzione civica verso la città lo hanno portato ad essere Consigliere comunale di Bergamo, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bergamo, amministratore dell’Ospedale Maggiore e componente di Commissariato per il controllo degli atti della Regione Lombardia.

È stato consigliere di amministrazione e componente del Comitato Esecutivo della Banca Provinciale Lombarda dal 1983 al 1990, amministratore in importanti società del parabancario nel Gruppo San Paolo di Torino e in società industriali di rilievo, nonché Presidente della Banca Lombarda Spa e della Lombarda Holding Spa.

Dal 2007 al 2011 è stato presidente di Avipop Assicurazioni Spa, dal 2000 al 2014 è stato vice presidente di Società di Gestione Servizi BP Scpa, consigliere di amministrazione di Sacbo (la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, presidente del collegio sindacale di Pietro Pozzoni & C. Sapa.

La sua cultura e il profondo amore per l’arte lo hanno portato ad impegnarsi nell’ambito di importanti istituzioni culturali: è stato socio attivo nella Classe di Scienze Fisiche ed Economiche dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo, presidente della Fondazione Credito Bergamasco e consigliere di amministrazione della Fondazione Bergamo nella Storia e Membro del Comitato Direttivo della Fondazione per la Storia Economica e Sociale di Bergamo.

Indelebile il suo lavoro per il Credito Bergamasco: è stato consigliere di amministrazione e vice presidente vicario dall’aprile 1990, è stato presidente dal luglio 1992 sino all’efficacia giuridica della fusione per incorporazione di Credito Bergamasco in Banco Popolare, avvenuta il primo giugno 2014, nel quale, dal 24 giugno dello stesso anno è diventato Consigliere di Amministrazione e membro del Comitato Esecutivo.

Bergamo perde una figura importantissima. Un uomo di vasta cultura e diversi interessi che si è sempre speso per il bene della città.

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