Nella notte tra domenica e lunedì i 270 lavoratori della Bis (Bgy International Services), la società di handling, quella a cui fanno capo i servizi a terra di aerei e passeggeri, scioperano e lunedì dalle 9 alle 12 si troveranno in presidio davanti all’area degli arrivi e delle partenze dell’aeroporto di Bergamo Orio al Serio.
La pandemia da Covid ha provocato una pesante crisi al Caravaggio e alla società che lo gestisce: ad aprile la Sacbo ha registrato un meno 90%. Qualche settimana prima la Bis che alla Sacbo fa capo, aveva informato i dipendenti del fatto che “viste le perduranti conseguenze dell’emergenza sanitaria era necessario rivedere la contrattazione aziendale e che dal 1° luglio verrà disdettato il contratto integrativo e ogni altro accordo riconoscendo solo quanto previsto nel contratto nazionale di primo livello”. In pratica, spiegano i sindacati, un taglio medio allo stipendio del 20%.
Secondo la Fit Cisl “è inaccettabile che con una semplice comunicazione si pensi di cancellare 30 anni di conquiste sindacali. Come risulta difficile pensare a un confronto se la società non ritira la spada di Damocle della scadenza del 1° luglio. La Bis è il braccio operativo di Sacbo che in questi anni di fieno in cascina ne ha messo. Ci dicono che vogliono recuperare competitività nell’handling, ma non possono dimenticare che il primo problema sono le tariffe irrisorie con cui hanno attirato le compagnie aeree. Non si può far pagare il conto ai dipendenti”.
Va detto che altissima è la concorrenza nel settore dell’handling e a Orio al Serio finora gli stipendi sono stati superiori alla media del mercato.
Dall’invio della missiva di Bis si sono svolti già alcuni incontri, uno anche alla presenza del prefetto Enrico Ricci: andati a vuoto.
commenta