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Bergamo

“Troppi cantieri in città”, l’assessore illustra tempi e modi: “Il coordinamento è costante”

Alle articolate perplessità di Luca Viscardi risponde entrando nel merito l'assessore ai lavori pubblici Marco Brembilla e illustrando i lavori in città e i cantieri che la interessano: punto per punto.

“In una assolata domenica di maggio, ti svegli la mattina, per alcune necessità operative e ti trovi costretto ad attraversare la tua città e ti rendi conto che per programmare così male i cantieri ci vuole una certa scienza”, inizia così il post social pubblicato dallo speaker di RTL102.5 Luca Viscardi sui cantieri presenti a Bergamo.

“Mio figlio, non ancora giunto alla veneranda età di 10 anni, ieri mi chiedeva perché alcune cose non siano state fatte quando eravamo ancora tutti più o meno a casa, tra l’altro in stagione che ormai era utile per un intervento simile. Dieci anni. E nessuna velleità dirigenziale. Ci diranno che era rischioso perché sappiamo che la stagione invernale è pericolosa, sarà per questo che ad aprile e maggio ha piovuto più che da novembre a marzo messi tutto insieme. E non voglio porre l’accento sul fatto che dopo i famigerati cantieri girare in bicicletta in questa città ormai stia diventando un tentativo deliberato di farsi male, per la qualità delle nostre strade anche nel centro”, continua il post.

All’ “accusa” social ha risposto l’assessore ai lavoratori pubblici Marco Brembilla e coordinatore del coordinamento dei sottoservizi (con gli operatori dei sottoservizi e i rappresentanti della polizia locale e del commercio) con un articolato commento che espone i diversi lavori in città e i cantieri che la interessano: punto per punto.

Prima di tutto, con una premessa.

“Cantieri sulle strade da sempre rappresentano problemi; da una parte si chiede di fare i lavori, dall’altra sono indubbiamente fastidiosi. Oggi ci sono due cantieri impattanti: la chiusura del ponte ferroviario in via don Bosco e la posa del teleriscaldamento in via Corridoni. Anch’io ricevo mail e messaggi del tipo “ma perché non li avete fatti in zona rossa” oppure “perché insieme”? Cerco di rispondere con una premessa: dopo molte mie insistenze e dopo anni, dalla scorsa estate è stato costituito un coordinamento dei sottoservizi che si ritrova ogni mercoledi alle 15, cui partecipano gli operatori dei sottoservizi e i rappresentanti della polizia locale e del commercio, preposti al rilascio delle autorizzazioni. Solitamente siamo oltre 20 persone che ringrazio per la costante presenza e disponibilità; cerco, in quelle occasioni di coordinare i lavori delle varie società ma, soprattutto di evitare che una strada venga rotta e asfaltata due volte nel giro di poco tempo”, spiega l’assessore.

Che aggiunge: “Per quanto riguarda il mio assessorato, mi sono assunto l’onere d’istituire il coordinamento dei sottoservizi che ho voluto per evitare disagi il più possibile, ma anche di asfaltare il giorno prima una strada che viene distrutta il giorno dopo per la posa di tubazioni. Senza inutili scuse, vorrei si capisse quanto è difficile coordinare le esigenze di tutti, forti del Decreto scavi, che avanzano esigenze anche legittime che cerco e cerchiamo di coordinare, anche sbagliando per carità, ma non per cattiva volontà”.

Il cantiere al ponte della Malpensata

“Il cantiere in via don Bosco è di RFI che, interpellata se non era il caso di fare i lavori a scuole chiuse, ha risposto che il ponte di via don Bosco aveva bisogno d’interventi urgenti pena la sospensione del servizio ferroviario. Premesso che non è un sottoservizio, quindi il sottoscritto non può fare nulla, è di tutta evidenza che non si poteva dire no, anche perché il Ministero delle infrastrutture, ha dato precise disposizioni sulla manutenzione dei ponti, piccoli o grandi che siano”.

I cantieri per il teleriscaldamento e la posa della fibra

“Nel caso del teleriscaldamento in via Corridoni, fermo a Piazzale Loverini prima di via Bianzana, si tratta di portare il servizio al nuovo quartiere di Redona centro, ben distante e che necessità di continuità. Ci siamo chiesti più volte con A2A quando farlo e siamo arrivati alla conclusione che, seppur con disagi, l’unica era iniziare a maggio (il cronoprogramma prevede la fine lavori all’inizio di settembre, lavorando con la certezza di scuole chiuse e il favore dell’estate). Non sono lavori che si possono eseguire di notte, anche per il rumore prodotto. Il cambio di colore causa pandemia viene annunciato il venerdì per il lunedì e le imprese si devono organizzare, anche perché nel lockdown attuale comunque c’era molto più traffico rispetto allo scorso anno e, ripeto, nel caso del teleriscaldamento, necessita di un tempo lungo e continuo.
Come coordinamento dove possiamo interveniamo, tipo: i lavori per il teleriscaldamento tra via Spino e il ponte della ferrovia in via S. Bernardino, si farà quando RFI chiuderà il fornice in ingresso alla città, questo nell’ottica che dicevo prima, oppure i lavori di UNARETI su via Zanica, interrotti lo scorso anno per l’inizio scuole, proseguiranno a scuole chiuse. Ancora, in Città alta abbiamo seguito altre strade per la posa di una tubazione, evitando di togliere 30 auto dei residenti con conseguente disagio. Vi sono poi i lavori di posa della fibra, meno impattanti che cerchiamo di coordinare, atteso che le riunioni del mercoledì non sono e non possono essere d’impedimento, ma di ragionevolezza e unione delle istanze”.

Il cantiere a Porta San Giacomo

“Stiamo realizzando il nuovo marciapiede in Porta S. Giacomo che abbatterà l’ultima barriera architettonica; il cantiere restringe la sede stradale ed è stato previsto un percorso alternativo per i pedoni: ho foto che mostrano pedoni e podisti, in barba a tutti divieti passare dove è chiaramente indicato il divieto: Anche questo è un cantiere, fatto per migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei pedoni. Molti brontolano, dovrei averci fatto il callo ma non riesco, perché si vogliono le cose belle ma non si vogliono i disagi, da capire ma momentanei”.

Chorus Life

“Ci saranno da fare tutti i servizi nel quadrilatero delle strade attorno a Chorus Life: stiamo cercando di coordinare i tanti sottoservizi necessari, nuove strade e rotatorie. Cosa facciamo? Creiamo un po’ di disagio e apriamo una struttura meravigliosa o non coordiniamo e chi prima arriva lavora con continue chiusure di strade? Credo non serva la risposta”.

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