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Mercoledì mattina

Un altro infortunio sul lavoro: ad Albano ferito un operaio di 43 anni

Le condizioni dell'uomo, trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, sarebbero gravi

Un altro infortunio sul lavoro nella nostra provincia, dopo quelli mortali delle ultime settimane.

Poco prima delle 8 di mercoledì mattina 26 maggio, un operaio di 43 anni è rimasto ferito alla Tecnosaldatura in via Dottor Carlo Mazza ad Albano Sant’Alessandro, azienda che si occupa di saldature specializzate su valvole e componenti di impianti petroliferi e chimici.

L’infortunato, E.M., 43 anni, titolare di un’impresa esterna di  idraulica industriale, si trovava all’interno dell’azienda per un intervento. Mentre operava su una valvola industriale di considerevoli dimensioni, posizionata su un impianto,  il grosso pezzo metallico è caduto a terra per cause ancora da accertare,  colpendo violentemente il lavoratore ad entrambe le gambe. L’infortunato ha riportato traumi e fratture ad entrambi gli arti inferiori ed è stato ricoverato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso.

Sul posto, oltre ai Carabinieri, anche i tecnici dell’Ats, Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di Trescore, per gli accertamenti sulla dinamica dell’accaduto.

“Non ci sarebbero testimoni diretti dell’accaduto, pertanto la ricostruzione della dinamica esatta da parte del personale  tecnico di ATS Bergamo  è difficoltosa e si dovrà sentire direttamente l’infortunato quando le sue  condizioni di salute lo permetteranno – commenta Sergio Piazzolla, responsabile area specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro Ats Bergamo -. Nel frattempo si è proceduto a scopo precauzionale al sequestro dell’impianto sul quale stava operando l’infortunato. In generale si può dire che per la movimentazione di carichi pesanti  è indispensabile che,  da parte dell’impresa, siano individuate  preventivamente modalità sicure di sollevamento e procedure di  aggancio, spostamento  e stabilizzazione che garantiscano la sicurezza degli operatori. Il rischio di danni fisici alle persone è ovviamente altissimo in presenza di carichi del peso di alcuni quintali, pertanto la formazione degli operatori deve essere  adeguata ai rischi ed aggiornata periodicamente, come  anche la  manutenzione degli eventuali  accessori ed attrezzi da utilizzare”.

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