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La novità

Il futuro della musica dal vivo a Bergamo trova casa a Chorus Life e Lazzaretto

L'Arena all'interno del nuovo quartiere Chorus Life sarà una struttura in grado di ospitare 6500 persone, l'inaugurazione è prevista per settembre 2022

Per mesi li abbiamo immaginati, aspettati e rimpianti. Ora i concerti dal vivo tornano finalmente a riempire le nostre vite. Seppur nel rispetto delle ultime disposizioni anti Covid, l’industria del live riparte e si prepara alla stagione in arrivo.

Concerti all’aperto, spettatori seduti e rigorosamente distanziati. Si preannuncia quindi un’altra estate senza ressa sotto il palco o abbracci del momento, ma è un sacrificio che siamo ben disposti a fare per una sana emozione live.

Questo vale soprattutto per Bergamo, che inizia il percorso verso il 2023, anno in cui sarà incoronata capitale italiana della cultura insieme a Brescia. Dopo tutti i momenti di incertezza e di difficoltà per i professionisti del settore, sarebbe sprecato non utilizzare questo momento per riflettere sul futuro della musica a Bergamo.

Che ruolo avrà Bergamo per la musica italiana nei prossimi anni?

Se per la musica sinfonica, lirica e jazz la città orobica ha dimostrato di essere un faro degno di nota in tutto il mondo, per altre dimensioni – e quindi altri tipi di pubblico – non è lo stesso. Parliamo del pop, del rock, del rap, di tutti quei generi per cui tendenzialmente l’ascolto prevede spazi diversi. In questi casi Bergamo è stata una costola più che il cuore pulsante, secondaria ad altri grandi centri della musica in Italia come Roma, Milano, Torino. Serve quindi uno spazio che renda Bergamo realmente competitiva per la scena musicale italiana e non solo, che chiami in terra orobica i grandi nomi nazionali e internazionali.

Rimanendo ancora aperto l’interrogativo di molti sulla possibilità o meno che il Gewiss Stadium ospiti in futuro grandi eventi musicali, bisogna cercare al più presto delle alternative. La risposta potrebbe arrivare dal nuovo smart quartiere cittadino su cui ci sono altissime aspettative. Si tratta di Chorus Life, in costruzione nell’ex area Ote ad opera del gruppo Costim. Qui sorgerà l’Arena, il nuovo palazzetto dello sport, una struttura in grado di ospitare 5000 persone, la cui inaugurazione è prevista per settembre 2022.

“Questa arena è stata progettata soprattutto per i concerti, perché diventi la principale piazza di Bergamo della musica live e dei grandi eventi – spiega Silvio Giannino, direttore sales e marketing di Chorus Life -. Siamo aperti a convenzioni con il Comune di Bergamo proprio per in concerti, pensati per dare spazio non solo ai grandi nomi nazionali e internazionali, ma anche alle realtà locali”.
L’idea sembrerebbe quella di ospitare un ricco palinsesto di eventi in occasione degli eventi per Bergamo capitale della cultura 2023.

Chorus Life  ©JDP architects

Pensando al lungo periodo, la Chorus Life Arena rappresenterebbe l’alternativa di cui Bergamo ha bisogno, anche in vista del 2023. Per quanto riguarda il breve periodo, altre sono le considerazioni da fare.
“Tutta la città potrebbe essere un grande palco – commenta Nadia Ghisalberti, ricordando i momenti delle passate Donizetti Night, di Bergamo Jazz e dell’indimenticabile concerto di Raphael Gualazzi nella piazzetta dell’Accademia Carrara – ma questo non accadrà questa estate quando ancora dovremo rispettare le misure sanitarie anti Covid”.

È così che in città il Lazzaretto assume un valore, materiale e simbolico, sempre più grande.

“Per fortuna esiste il suggestivo spazio del Lazzaretto – commenta Nadia Ghisalberti – è anche grazie a questo luogo storico che la passata estate abbiamo potuto avere una rassegna di spettacoli dal vivo in sicurezza, e così sarà anche quest’anno”.

Il Lazzaretto rimane l’ancora di salvezza per la musica a Bergamo, i numeri siano notevolmente ridotti rispetto al passato, anche prima della pandemia. Se molti anni orsono, questo luogo vide esibirsi artisti del calibro di Elton John e Bob Dylan, potendo ospitare fino a seimila persone, oggi, con le nuove normative, può ospitarne fino a millecinquecento. Rimangono poi i luoghi sacri e storici per la musica, come il restaurato Teatro Donizetti, il Teatro Sociale e il Pala Creberg.

“Un altro obiettivo, sempre legato alla valorizzazione del territorio, è di diffondere le attività artistiche in ogni quartiere – precisa Ghisalberti -. In questi giorni stiamo pensando ad una nuova rassegna per bambini e famiglie in tre spazi diversi della città, dal nuovo Daste, all’Edonè, al cortile del Teatro Prova”.

Particolare riguardo viene dato dall’amministrazione locale a tutta la dimensione underground della musica in città. Realtà preziose come Maite, Polaresco, Circolino Basso, INK Club, Edonè Bergamo sono il palco fondamentale per le band nascenti e per la contaminazione tra artisti, anche per questo già coinvolte dall’amministrazione per il programma del 2023. Non si può di certo non menzionare lo storico Druso, che accanto ai nomi della musica locale e nazionale, accoglie da quasi quindici anni grandi nomi della musica rock internazionale.

In vista dell’arrivo dell’estate aumentano le possibilità per le giovani band si esibirsi e crescere artisticamente, ma cosa succederà in inverno?
“Resta il problema degli spazi chiusi che propongono musica dal vivo – conclude l’assessore –. Sappiamo quanto sia stato difficile per loro questo periodo e mi auguro che i sostegni del Governo possano essere un aiuto per la loro riapertura in sicurezza”.

Chorus Life  ©JDP architects

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