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I dati

Bergamo sotto la lente dei big data: invecchia e le nascite sono sempre meno

Il Comune di Bergamo inaugura un nuovo strumento interattivo per scoprire e analizzare tutte le informazioni sulla popolazione della città, con una dashboard strutturata in tre sezioni; Bergamo oggi, Bergamo nel tempo e Schede di quartiere

Conoscere la città, i trend e i cambiamenti in atto attraverso i dati di cui un’Amministrazione pubblica dispone: è l’obiettivo dichiarato del Comune di Bergamo, che, a due anni e mezzo dalla prima esperienza di questo genere, rilancia oggi il portale BergamoInChiaro.it.

Lo fa partendo dalla nuova veste di “Bergamo in Cifre”: un nuovo strumento interattivo per scoprire e analizzare tutte le informazioni sulla popolazione della città, con una dashboard è strutturata in tre sezioni – Bergamo oggi, Bergamo nel tempo e Schede di quartiere – che permettono di conoscere i dati demografici aggiornati, il loro andamento negli anni e la loro specifica quartiere per quartiere.

Famiglie, natalità, decessi, movimenti, onomastica e stranieri in città sono le informazioni che questa dashboard navigabile rende disponibili ai cittadini, agevolando la trasparenza e l’accesso ai dati. Grazie a questo strumento, i dati demografici del Comune di Bergamo potranno essere raccolti, aggiornati e comunicati in maniera più rapida e agile. Tutti i dati contenuti in Bergamo in Cifre sono inoltre a disposizione dei cittadini sul sito Open Data del Comune di Bergamo.

BergamoInChiaro.it ha mantenuto anche aggiornata la sezione BilancioChiaro, iniziativa che il Comune di Bergamo ha avviato dal 2015 con il primo bilancio di previsione dell’Amministrazione Gori: si tratta del tentativo di rendere chiaro e comprensibile a tutti i cittadini un documento complesso e articolato come un bilancio comunale, attraverso una presentazione il più possibile completa e leggibile da tutti gli utenti.

“Quello dei big data e delle smart cities – spiega l’Assessore all’innovazione Giacomo Angeloni – è un argomento che non possiamo considerare di secondo piano. L’internet delle cose ormai è in grado di catturare migliaia di informazioni. Serve come sempre soltanto la possibilità di interpretare questi numeri e di utilizzarli per costruire qualcosa di positivo, per rendere le nostre città un posto migliore e intelligente dove vivere. L’iniziativa che intraprendiamo oggi a Bergamo è l’evoluzione di un progetto, quello di BergamoInChiaro, che abbiamo lanciato solo 2 anni fa, ma che consentiva solo di ottenere una fotografia statica e di un determinato momento della città e delle sue caratteristiche. Attraverso la collaborazione con Intwig cambiamo il paradigma dell’utilizzo dei dati, aprendo a un monitoraggio costante e cadenzato, che ci permetterà di prendere decisioni tenendo conto dei trend e dei cambiamenti in atto nella nostra città.”

Nelle prossime settimane il lavoro si concentrerà sugli altri ambiti di raccolta (già presenti su www.bergamoinchiaro.it) e analisi dei dati presenti sul portale BergamoInChiaro, che saranno quindi aggiornati nei prossimi mesi. Cambia infatti completamente il modo di lavorare del Comune sui dati: BergamoInCifre rappresenta il germoglio di un approccio innovativo al tema dati all’interno delle Amministrazioni pubbliche e che è il primo passo verso un sistema di raccolta dati in tempo reale all’interno della struttura di Palazzo Frizzoni. In questo modo, il Comune può orientare al meglio le proprie scelte.

“Abbiamo adottato un approccio innovativo – spiega Aldo Cristadoro Amministratore delegato INTWIG – che permette all’amministrazione di avere una visione sui dati in tempo reale. Il lavoro presentato oggi è un primo step della creazione di un data hub comunale, un sistema informativo in grado di raccogliere le informazioni dai vari gestionali e integrarli in un unico sistema di dashboard. Questo processo consentirà all’amministrazione di avere una versione organica e dinamica di quanto succede in città e di prendere le decisioni strategiche in tempi più rapidi. L’ambizione è che questo sistema di raccolta e analisi dei dati si popoli, nel tempo, di informazioni provenienti anche da altre istituzioni locali in modo da avere una conoscenza sempre più articolata dei fenomeni in corso, supportata da una strategia di smart data”.

Lo strumento consente la navigazione su tre categorie principali, la fotografia della situazione attuale della città, l’andamento nel tempo e infine le schede quartiere per quartiere: tutte le categorie consentono letture stratificate che consentono di analizzare la situazione anagrafica della città.

Fasce d’età della popolazione, numero di famiglie, i nomi dei cittadini di Bergamo, i decessi, i nuovi nati, tutto è disponibile in maniera semplice e immediata dentro la dashboard di BergamoInCifre.

Uno sguardo ad alcuni dati demografici al 31/12/2020

Osservando i dati demografici cittadini, l’impressione è di sostanziale stasi. Gli abitanti del Comune di Bergamo erano 117.325 nel 2000, 120.694 nel 2010, sono 120.959 nel 2021 (i dati si riferiscono sempre all’1 gennaio). Si era raggiunto il tetto dei 120.000 giusto 10 anni fa e da lì sostanzialmente non ci si è mossi. Gli ultimi anni hanno segnato un lieve costante incremento, ogni anno più lieve, fino all’ultimo anno in cui – complice la pandemia – la città ha perso oltre 1.300 cittadini.

Il quadro 2020, infatti, consegna il forte incremento dei decessi dovuti alla pandemia, un incremento – di cui molto si è già parlato – che si ravvisa evidente in tutti i quartieri cittadini e che rendono – purtroppo – il 2020 un anno record da questo punto di vista per la storia recente della città.

La città invecchia. Si contano circa 30.000 concittadini che hanno oltre 65 anni. Rappresentano, dopo un anno che ha colpito fortemente queste fasce d’età (+4% rispetto alla media degli ultimi dieci anni), il 24,5% della popolazione, ben un quarto. Nel 2000 erano il 21,3%, poco più di un quinto, nel 2010 erano già il 23,6%. Cresce la componente (per tre quarti donna) che vive da sola: il 35%. Non tutti gli anziani sono portatori di disagi, certo, anzi una buona parte offre competenze, tempo, risorse, ma è chiaro che crescano i bisogni legati a queste fasce di età che vivono da sole, modificando inevitabilmente il volto della città.

Il numero dei ragazzi minorenni, da 0 a 19 anni: erano 20.883 nel 2010, il 17,5% del totale, sono 20.338 quest’anno, pari al 16,8%. La differenza è esigua e segnala solo che questa fascia d’età diminuisce, mentre crescono gli anziani. Cala decisamente la fascia da 0 a 5 anni: da 6022 nel 2000 a 5175 nel 2021.

La presenza straniera è concentrata in alcuni quartieri: Malpensata supera il 30%, Celadina è al 29,4%: e poi Borgo Palazzo-Le Valli, Carnovali, Centro-Sant’Alessandro, Grumello, San Tomaso de’ Calvi. Poche le modifiche tra le nazionalità rappresentate: svetta sempre la Bolivia, seguita a distanza da Romania, Ucraina, Marocco, Cina.

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