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La denuncia

Negli ultimi 7 anni 37 km quadrati in meno di terreni: “Il cemento soffoca l’agricoltura bergamasca”

Coldiretti Bergamo chiede di normare l’insediamento dei poli logistici, previlegiando l’utilizzo delle aree dismesse: "Si stanno divorando ettari di campagna"

“La cementificazione della campagna bergamasca sta avanzando senza freno pertanto è importante porre delle regole sul proliferare delle aree logistiche”. Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo, commenta così gli ordini del giorno presentati da Lega e Pd al Consiglio Regionale della Lombardia per chiedere di normare l’insediamento dei poli logistici, previlegiando l’utilizzo delle aree dismesse.

“Stiamo da tempo denunciando il consumo di suolo indiscriminato che si sta facendo nella nostra provincia – spiega Brivio -; come avevamo previsto, dopo la costruzione delle strade ora stanno arrivando i poli logistici a divorare ettari di campagna. La sensibilità bipartisan che abbiamo colto rispetto a questo tema è un segnale importante, perché senza una pianificazione ben gestita rischiamo che questo nuovo fenomeno generi la diffusione incontrollata di altre colate di cemento sui nostri campi quando invece si potrebbero sfruttare aree abbandonate”.

Coldiretti Bergamo ricorda che negli ultimi 7 anni a livello provinciale sono stati sacrificati circa 37 chilometri quadrati di terreno fertile, vale a dire più di 3.400 campi da calcio.

“Ci auguriamo – sostiene Brivio – che non prevalga la linea di privilegiare scelte dalle discutibili proiezioni di sviluppo economico e sociale solo per il “ miraggio” di lauti oneri urbanistici, negando alla terra qualsiasi valore se non quello immobiliare e speculativo ma, soprattutto, indirizzando verso un’unica prospettiva professionale il futuro dei nostri giovani”.

Per Coldiretti Bergamo una pianificazione territoriale coordinata è indispensabile per tutelare la poca terra fertile ancora rimasta, un bene prezioso e non più rinnovabile.

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“Sul fronte delle infrastrutture viarie – prosegue il presidente di Coldiretti Bergamo – abbiamo visto che sono state stabilite le procedure di progettazione definitiva e sono stati stanziati finanziamenti importanti per realizzare strade strategiche per la viabilità del territorio, in modo particolare a Comunnuovo e a Verdello. Alla luce di questi interventi appare ancora più “inutile” la costruzione della Bergamo- Treviglio, un’arteria che non solo danneggerebbe il settore agricolo, ma favorirebbe ulteriori colate di cemento con l’insediamento di altri poli logistici (come auspicato dai dirigenti della società proponente l’opera) compromettendo irrimediabilmente gli equilibri ambientali ed idrogeologici di un’area dove vivono migliaia di persone. Anche per la gestione del territorio deve essere abbandonata la cultura dello spreco, a favore di un modello virtuoso di riutilizzo di aree abbandonate e riqualificazione di strade già esistenti”.

Oltre ad arrecare un pesante danno economico al settore agricolo, Coldiretti Bergamo ricorda che il consumo di suolo rende il territorio meno ricco di ecosistemi e più fragile, su cui pesano ancora di più gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno rimasto non riesce più ad assorbire.

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