• Abbonati
L’annuncio

Il ministro Giovannini: “Nel Pnrr i fondi per Porta Sud; stazione riqualificata e campus scolastico”

A Bergamo Next Level l’annuncio a sorpresa: 50 milioni per la parte infrastrutturale, più altri fondi per il campus

Sarà inserito all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) il progetto di riqualificazione dello scalo ferroviario di Bergamo e dell’area circostante.

Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini incalzato dal presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia nel corso dell’incontro dedicato a ‘Infrastrutture e sviluppo sostenibile’ a Bergamo Next Level.

“Nel Pnrr è inserito il progetto per la risistemazione non solo della stazione, ma di tutta l’area. C’è un finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e, in parte, del Ministero dell’Istruzione che consentirà di realizzare questo progetto molto bello, con un investimento di riqualificazione importante”.

Il progetto a cui si riferisce il ministro Giovannini è quello del polo intermodale e, con tutta probabilità – la citazione del Ministero dell’Istruzione come co-finanziatore del progetto lo fa pensare – del Campus Formativo Experia che, insieme al Distretto dell’Innovazione, rappresentano i tre progetti che il Tavolo per lo Sviluppo e la Competitività di Bergamo ha presentato come prioritari al Mef, lo scorso 29 gennaio, per orientare le scelte del Pnrr sul territorio bergamasco.

Si tratta, spiegano dal Comune di Bergamo, da dove il sindaco Giorgio Gori nelle scorse settimane ha più volte sollecitato i referenti del Governo, di due distinte parti di finanziamento.  Una infrastrutturale che riguarda l’area della stazione per 50 milioni di euro per il polo intermodale. L’ufficialità ancora non c’è, ma le parole del ministro sono una certezza.

Stiamo parlando della più grande area dismessa della città, Porta Sud al cui progetto, presentato nel 2018, sono state recentemente tagliate alcune volumetrie.

Lì dentro troverà spazio il campus scolastico. E l’annuncio di questa altra tranche finanziamento ha colto di sorpresa (una piacevole sorpresa) gli amministratori cittadini.

Va ricordato che ai fondi del Pnrr, che peraltro prevedono altri bandi utili al grande progetto della ripartenza di Bergamo, vanno aggiungono altre quote: quella di 200 milioni dell’impresa Vitali che ha vinto il bando;
quella di Comune e Provincia con circa 54 milioni. E probabilmente una quota della Regione.

Giovannini bergamo Next level

Sono stati molteplici i temi affrontati dal Ministro durante l’incontro di venerdì, che ha tratteggiato linee e azioni del suo dicastero che gestirà risorse per 62 miliardi di euro all’interno del Pnrr.

Tra le priorità del Piano per il rilancio delle infrastrutture è la semplificazione, sollevata come questione dirimente anche da Scaglia, che il ministro preferisce chiamare “re-ingegnerizzazione, perché in alcuni casi il processo va ripensato, non solo semplificato, sia per la fase dei contratti che per la progettazione e le autorizzazioni”.

“Bergamo, terra di manifattura e trasformazione contribuisce per il 13% all’attivo della bilancia commerciale italiana. Occuparsi di Bergamo significa occuparsi del Paese – ha detto Scaglia – e la capacità della nostra provincia di essere collegata influenza l’economia su scala nazionale. Bisogna tornare ad occuparsi di logistica per tenere agganciata Bergamo alle grandi catene del valore mondiale. Attorno ai tre hub di Bergamo, che sono l’aeroporto, la stazione e lo scalo intermodale nella parte sud della provincia, dobbiamo disegnare le infrastrutture, ricordando che è fondamentale sbloccare la Bergamo-Lecco prima delle Olimpiadi del 2026”.

Sempre a proposito del territorio bergamasco, il ministro Giovannini ha annunciato anche ulteriori fondi per coprire le perdite degli aeroporti; tra i destinatati anche lo scalo di Orio al Serio.

“Strategico per il sistema industriale bergamasco è anche il collegamento ferrovie-porti – ha ricordato Scaglia – perché dobbiamo recuperare competitività soprattutto nell’area mediterranea. Dai porti passa il 30% delle nostre merci ed è necessario un ammodernamento dei sistemi intermodali e del sistema portuale”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Recovery Plan di Bergamo
La presentazione
Il Recovery Plan di Bergamo punta su Polo intermodale, Campus formativo Experia e Distretto dell’innovazione
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI