• Abbonati
Bergamo

Treno per Orio, anche per la Regione l’interramento è “particolarmente critico”

La risposta di Regione Lombardia alle sollecitazioni del consigliere regionale Niccolò Caretta attorno al treno per Orio

Anche per la Regione Lombardia l’interramento del treno per l’aeroporto di Orio al Serio non è realizzabile.

Una richiesta da lungo tempo portata avanti dal comitato di quartiere di Boccaleone che dichiara, invece, che il treno interrato si può fare. Tanto che sabato 22 maggio alle ore 16, davanti a Palazzo Frizzoni, il Comitato di quartiere di Boccaleone invita tutti i bergamaschi a manifestare il loro sostegno al progetto RICUCIAMO e chiedere l’interramento di 5 km di ferrovia che RFI prevede di costruire tra la stazione di Bergamo e Orio al Serio per collegare direttamente Milano con l’aeroporto in vista delle Olimpiadi del 2026.

Ma la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha già con forza dichiarato che l’interramento presenta troppe criticità dal punto di vista strutturale, economico e delle tempistiche. E anche Regione Lombardia è dello stesso avviso e ne spiega i motivi in un documento (diffuso il 19 maggio) nato in risposta alle sollecitazioni (di fine febbraio) del consigliere regionale bergamasco di Azione Niccolò Carretta in merito al treno per Orio.

“Con riferimento all’interramento della nuova linea ferroviaria in corrispondenza del quartiere Boccaleone e agli approfondimenti condotti, si riportano di seguito alcune considerazioni ” si legge nel documento a firma di Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’ambiente, scrivendo dubbi e perplessità attorno al collegamento già esposte anche dall’assessore regionale ai trasporti Claudia Maria Terzi.

“L’interramento dovrebbe essere applicato sia alla linea per Orio al Serio sia a quella Bergamo-Montello, in quanto tali linee risultano affiancate per circa 1 km in uscita da Bergamo; l’interramento di quattro binari, in uscita dalla stazione di Bergamo, implicherebbe ingombri cospicui e, anche in relazione ai vincoli della livelletta ferroviaria e dei raggi di curvatura delle linee ferroviarie, l’interferenza andrebbe ad interessare un numero maggiore di edifici prossimi alla ferrovia; per assicurare il transito dei treni merci, la tratta Bergamo – Montello dovrebbe avere una pendenza massima pari al 12.5 per mille e ciò implicherebbe rampe di uscita molto lunghe, che andrebbero a interferire con il sedime della stazione di Bergamo; di contro, rampe più corte e quindi di pendenza maggiore, determinerebbero l’esclusione del transito dei treni merci sulla tratta Bergamo-Montello; l’interramento non risulterebbe compatibile con i due cavalcavia in uscita da Bergamo (via Piatti e SS470), che dovrebbero essere demoliti e ricostruiti perché interferenti con le rampe in uscita dalla galleria; l’interramento implicherebbe costi e tempi di realizzazione maggiori, non garantendo l’attivazione del nuovo collegamento Bergamo – Orio al Serio in tempo utile per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026”.

Concludendo, infine: “Per quanto sopra la soluzione dell’interramento risulta particolarmente critica. È utile invece valutare, in relazione all’impatto paesaggistico, una soluzione a raso mentre il miglioramento della continuità della mobilità locale del quartiere Boccaleone potrebbe essere garantita attraverso collegamenti ciclopedonali, idonei e rispondenti alle esigenze locali di spostamento, ad integrazione di quelli previsti nel progetto definitivo”.

Non è esclusa, quindi, da parte di Regione la possibilità di rendere il tracciato a raso, così come era stato già proposto dall’amministrazione comunale.

Nel documento regionale è stato anche trattato il tema del fermata alla Fiera su cui Regione ha espresso profondi dubbi, scrivendo: “L’inserimento della fermata intermedia Fiera risulterebbe critica per i vincoli plano- altimetrici e la presenza di interferenze idrauliche e infrastrutturali che rendono difficile individuare un tratto di tracciato non in pendenza ed in rettilineo”.

“Ringrazio gli Assessori e gli uffici per avermi risposto con un documento dettagliato – commenta Carretta – che di fatto ricalca la risposta data da RFI nelle settimane scorse. Prendo atto che tutte le Istituzioni competenti e coinvolte, sia pur con colori politici diversi, abbiano fatto le medesime valutazioni sull’opera. Naturalmente ora mi aspetto e auspico che Regioni agisca da coordinatrice di una cordata istituzionale e non, affinché il progetto abbia il minor impatto possibile sul Quartiere di Boccaleone; un percorso che deve vedere in primo luogo, anche il coinvolgimento attivo della cittadinanza per valutare un piano di opere compensative”.

“Incomprensibile risulta invece la chiu​sura da parte di Regione per quanto riguarda la richiesta di valutare una fermata in Fiera a Bergamo, assolutamente fattibile se il progetto venisse modificato con un tracciato a raso, come chiesto dal Comune – conclude Carretta – La fiera è un luogo ormai diventato simbolo di cura e di ripartenza e che si auspica presto possa ritornare ad avere il ruolo di sempre e, anzi, aiuti il territorio nel suo rilancio. La Fiera, come quasi tutti i poli italiani ed europei, meriterebbe una sua fermata per una lunga serie di motivi. Nonostante il rifiuto ad elaborare una proposta in questo senso da parte di Regione Lombardia, mi impegnerò per raggiungere un obiettivo che sarebbe fondamentale per il rilancio economico e culturale di Bergamo”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI