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I dati

Presenze e assenze al voto dei parlamentari: Pergreffi la migliore, in 3 “dietro la lavagna”

Tutti i numeri dei bergamaschi: la senatrice della Lega non ha partecipato solo a quattro votazioni su 6.565, mentre tra chi ne ha saltate di più ci sono tre esponenti del Gruppo Misto.

Se il numero di riferimento è quel 14% che rappresenta la media di assenza alle votazioni dei parlamentari, allora i rappresentanti bergamaschi di Camera e Senato nel complesso possono considerarsi promossi.

Su 18, infatti, solo in tre vanno oltre quel dato che, però, va necessariamente contestualizzato.

Per giudicare il tasso di partecipazione ai lavori del parlamento, infatti, i cittadini possono consultare i dati legati alle presenze o alle assenze, termini che però potrebbero confondere se non si ha ben chiaro a cosa si riferiscono.

Entrambi, infatti, si basano esclusivamente sul totale delle votazioni elettroniche in Aula: il parlamentare presente è colui che partecipa alla singola sessione di voto, mentre quello assente potrebbe sia non essere fisicamente al suo posto che esserci, ma senza votare per scelta. Due casi che, attualmente, non si possono distinguere e che al loro interno contemplano assenze ingiustificate e quelle per motivi di salute.

Ma un parlamentare è “assente” anche quando si reca nel proprio territorio di riferimento per raccoglierne le istanze, partecipare a eventi, manifestazioni o impegni politici locali: un aspetto da non sottovalutare, perchè rientra a pieno tra i suoi compiti.

Nei dati sulle assenze, infine, non sono conteggiati i casi in cui il parlamentare non è fisicamente in Aula perché impegnato nelle cosiddette “missioni”, che comprendono tutte quelle attività delle commissioni permanenti o nell’ufficio di presidenza: non influiscono sulla percentuale di assenza, ma allo stesso tempo non vengono conteggiate come “presenze”.

Allo stesso modo, non contano come presenza tutte quelle sedute alle quali il parlamentare partecipa ma che non prevedono alcuna votazione.

Per questo motivo, con gli strumenti a disposizione, nella valutazione della partecipazione ai lavori parlamentari ha più senso tenere come riferimento il dato delle assenze e guardando alle performance dei bergamaschi il bilancio è senza dubbio positivo, pur con alti e bassi.

A fare meglio di tutti è la senatrice della Lega Simona Pergreffi, che durante la legislatura ha fatto registrare solamente 4 assenze su 6.565 votazioni, con una percentuale dello 0,06%.

Segue il collega, d’Aula e di partito, Tony Iwobi che non ha partecipato solo allo 0,29% delle votazioni (19 assenze).

Lo 0,29% è anche la percentuale di assenze del deputato di Forza Italia Gregorio Fontana (24 su 8.414), mentre poco dopo figura Roberto Calderoli, senatore della Lega, con lo 0,30% e 20 assenze su 6.565 votazioni.

Supera di poco l’1% il deputato del Movimento 5 Stelle Devis Dori: 1,14% di assenze, pari a 96 votazioni saltate su 8.414. Percentuale simile per la senatrice di Forza Italia Alessandra Gallone (1,17%), che non ha partecipato a 77 voti su 6.565.

Facendo un balzo dall’altro capo della classifica, troviamo invece tre deputati, tutti appartenenti al Gruppo Misto.

Durante la legislatura in corso Alessandro Sorte ha collezionato 3.093 assenze dal voto su 8.414 (36,76%): leggermente meglio di lui fanno Fabiola Bologna (31,67%, con 2.665 assenze) e Stefano Benigni (28,94%, 2.435 assenze).

Tutti i dati (fonte Openparlamento)

La vista di default mostra già i parlamentari disposti secondo la minor percentuale di assenze. La classifica può essere filtrata in base al partito, selezionandolo dal menù a tendina. Per ogni parlamentare viene indicata anche la percentuale di presenza e quella di missioni.

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