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Negli spogliatoi

L’amarezza di Gasperini: “Su Pessina era rigore, ma siamo fieri di quello che abbiamo fatto”

Il tecnico nerazzurro dopo il ko con la Juve: "Dispiace perché abbiamo giocato alla pari per tanto tempo. Ma i nostri obiettivi li abbiamo raggiunti"

Mastica amaro Gian Piero Gasperini. E non potrebbe essere altrimenti: la sua Atalanta, alla seconda finale di Coppa Italia in tre anni, non è riuscita a portare a casa un trofeo che manca ormai da 58 anni.

Il tecnico piemontese prende però con filosofia il ko rimediato con la Juventus al Mapei Stadium: “Siamo felici di quel che abbiamo fatto in questa finale, speravamo di poter vincere perché abbiamo giocato alla pari per tanto tempo – commenta il Gasp -. Ma siamo soddisfatti di essere arrivati a questo livello, di aver centrato questa finale, di essere tornati in Champions. Scudetto e Coppa Italia in Italia sono per pochi, ma per noi le vittorie significano centrare i nostri obiettivi e io sono molto felice di quello che stiamo facendo”.

Alcune decisioni arbitrali hanno comunque fatto storcere il naso all’allenatore nerazzurro. Su tutte, il penalty negato a Pessina in avvio di gara: “Quello era sicuramente calcio di rigore – ha commentato il tecnico dell’Atalanta -. Ho avuto quella sensazione durante la partita, rivedendolo in tv è ancora più evidente. L’avevo capito dal modo in cui era entrato Rabiot, dal modo in cui era caduto Metteo”.

Episodi sfortunati, come capitato due anni fa, sempre in finale di Coppa Italia, quando l’Atalanta perso 2-0 con la Lazio: “Quello però era stato un episodio clamoroso, in cui si decise di chiudere gli occhi perché c’erano un rigore e un’espulsione che avrebbero cambiato la partita – specifica Gasperini -. Qui è rigore, ma rientra più nella normalità delle cose che si danno e non si danno”.

La sconfitta resta comunque dura da digerire: “Ce la siamo giocata alla pari, abbiamo comunque avuto 6-7 occasioni, non credo che ne abbiamo subite altrettante – commenta il tecnico -. Ma loro hanno fatto un bellissimo gol che ha determinato il risultato. Va riconosciuto il merito alla Juventus. A me dispiace per i ragazzi, perché hanno giocato con grande voglia di raggiungere questo risultato. Usciamo a testa alta”.

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