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Fino al 20 luglio

Bergamo, un “lenzuolo contro la mafia” alla Biblioteca Tiraboschi

Non potendo effettuare cortei o manifestazioni, la Fondazione Giovanni Falcone ha chiesto alle principali città italiane di aderire alla campagna in memoria delle vittime della mafia attraverso l’affissione del grande lenzuolo dove sono ritratti Falcone e Borsellino, i due magistrati uccisi nel 1992

In occasione del 29° anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui furono barbaramente uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i membri della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, il Comune di Bergamo aderisce all’iniziativa della Fondazione Giovanni Falcone espondendo, a partire da oggi 20 maggio, sulla facciata della Biblioteca Tiraboschi, un lenzuolo con l’immagine di Falcone e Borsellino.

Non potendo effettuare cortei o manifestazioni, la Fondazione ha chiesto infatti alle principali città italiane di aderire alla campagna in memoria delle vittime della mafia attraverso l’affissione in un luogo della città del grande lenzuolo dove sono ritratti i due magistrati, un’immagine forte che vuole rappresentare l’unità del Paese in una battaglia così importante.

“L’Amministrazione ha accolto molto volentieri la richiesta della Fondazione Giovanni Falcone di celebrare l’anniversario della strage di Capaci in modo così simbolico e significativo – dichiara l’assessora alla Pace, Legalità e Educazione alla Cittadinanza Marzia Marchesi – Quello della legalità è un tema molto importante che ci vede impegnati attraverso l’Osservatorio per la legalità, istituito per la prevenzione e la vigilanza dei fenomeni della corruzione e della criminalità comune e mafiosa, e con l’attività di formazione e sensibilizzazione condotto nelle scuole, impegno a cui tengo molto. Si è appena concluso infatti il ciclo di incontri ‘Vite dedicate. Gli studenti incontrano i testimoni della Memoria e dell’Impegno Civile’, quattro appuntamenti organizzati dal Centro di promozione della legalità (CPL) per la provincia di Bergamo, dall’Ufficio Scolastico Territoriale, in collaborazione con il Comune di Bergamo, tra i quali anche uno con Tina Montinaro moglie di Antonio caposcorta del giudice Falcone, che hanno coinvolto 60 istituti superiori di Bergamo e provincia proprio sui temi della giustizia e della lotta alle mafie.”

“È necessario ricordare sempre che il fenomeno delle mafie non riguarda più solo una parte d’Italia, ma coinvolge da tempo tutti noi. Sconfiggerlo sarà possibile solo se saremo capaci di scegliere, in ogni gesto e momento della vita quotidiana, la legalità intesa sia come rispetto delle leggi, sia come rispetto di sé e dell’altro sulla base di valori e principi condivisi, quelli sanciti dalla nostra Costituzione.” Conclude l’assessora Marchesi

Il lenzuolo, affisso oggi alla presenza anche di una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, resterà sulla facciata della Biblioteca Tiraboschi fino al 20 luglio, giorno successivo l’anniversario dell’attentato a Paolo Borsellino.

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