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Vertice in prefettura

Finale di Coppa Italia, appelli alla responsabilità e più controlli a Bergamo

Martedì mattina negli uffici di via Tasso si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in vista dei possibili festeggiamenti

Dopo l’appello congiunto dell’Atalanta, con il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, anche il Prefetto Enrico Ricci si unisce al coro nel chiedere responsabilità e rispetto delle regole ai tanti tifosi nerazzurri che mercoledì sera seguiranno la finale di Coppa Italia contro la Juve.

Martedì mattina negli uffici di via Tasso si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per individuare i possibili luoghi della città in cui potrebbe scatenarsi la festa atalantina in caso di successo contro la Vecchia Signora al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Erano presenti i vertici delle forze dell’ordine cittadine (Polizia di Stato, Locale, Carabinieri e Guardia di finanza) ed è stato deciso un rafforzamento dei pattugliamenti, in particolare nella zona di Porta Nuova e nei dintorni del Gewiss Stadium, lì dove potrebbero concentrarsi i tifosi prima, durante e dopo la partita.

Le raccomandazioni di Ats Bergamo

L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo scende in campo per sostenere la squadra bergamasca “incitando” i tifosi alla prevenzione: “L’entusiasmante percorso dell’Atalanta verso la storica finale di Coppa Italia con la Juventus sta dando serenità e divertimento  a tutti i bergamaschi – esordisce Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo e grande tifoso della Dea – Gustiamoci questo evento, vivendolo con la  saggezza, la prudenza e l’attenzione che la situazione epidemica richiede”.

Alla Dea non deve mancare il sostegno e la vicinanza dei tifosi, ma è altrettanto necessario coniugare l’incitamento e la gioia di una finale così importante con il distanziamento e le misure che tutti ormai conoscono e che, se mantenute,  permetteranno di continuare a essere gioiosi ed in salute anche nelle settimane successive alla finale. Questa è la sfida (dei tifosi) nella sfida (dei calciatori).

“Chi sarà a Reggio Emilia e rappresenterà tutta Bergamo sa che si tratta di una partecipazione eccezionale che richiede comportamenti insoliti, mai visti  per una trasferta da  stadio: mantenere la distanza dal vicino, igienizzare spesso le mani, tifare e incitare con la mascherina, non abbracciare o avere contatto fisico con gli altri tifosi, come invece  avverrebbe normalmente in queste occasioni”, ricorda il DG Giupponi.

Questi comportamenti terranno viva in ciascuno la consapevolezza che lo sport è una parte gustosa della nostra vita che a sua volta, insieme alla salute, è un valore inestimabile.

Infine un appello: “Chi sarà a Bergamo davanti agli schermi ricordi di attuare questi stessi accorgimenti, evitando anche assembramenti di sostegno e di saluto alla squadra sia prima sia dopo la finale. Ciascuno troverà modi originali e sicuri di esternare gioia e apprezzamento per la nostra Atalanta”.

Comunque vada sarà un successo: a livello calcistico perché l’Atalanta è arrivata in Finale con enorme merito e a livello di comunità bergamasca perché i suoi tifosi l’avranno accompagnata secondo le regole di prevenzione che hanno compreso, condiviso, messo in pratica per scelta consapevole e matura di tutela della salute propria e dei familiari.

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