• Abbonati
Clima di festa

Bandiere, biglietti polverizzati, code ai tamponi e sciarpe esaurite: che febbre per Atalanta-Juve

Pochi centinaia saranno allo stadio, ma i tifosi bergamaschi stanno vivendo l'attesa per il fischio iniziale della finale di Coppa Italia come si attende un grande evento

Atalanta-Juventus non è solo la finale di Coppa Italia. Per i tifosi bergamaschi è molto, molto di più.

Per i bianconeri, abituati a vincere scudetti e spesso protagonisti anche nell’Europa che conta, una finale della coppa nazionale è roba di poco conto. Quasi una routine, tant’è vero che il club torinese ne ha vinte quattro dal 2015 ad oggi.

Ma per un sostenitore nerazzurro è tutto completamente diverso. Giocare una finale non è cosa di tutti i giorni, anche se l’era Gasperini ci potrebbe dire il contrario con l’Atalanta che sta partecipando alla seconda finale di Coppa Italia degli ulti tre anni.

Non è un caso, quindi, se la Bergamo nerazzurra stia aspettando il fischio d’inizio di questa sera con una febbre speciale, quella delle grandi occasioni.

Purtroppo sugli spalti ci saranno solo alcune centinaia di tifosi bergamaschi ma, visti i tempi che abbiamo vissuto, anche questa non è poca cosa. Viene comunque facile pensare che, come successe due anni fa per la finale di Roma, oggi sull’autostrada che divide Bergamo da Reggio Emilia avremmo visto una marea nerazzurra pronta a “scendere” al Mapei Stadium per stare vicina ai propri beniamini.

In città l’attesa trepidante si è vista già dalla scorsa settimane, con centinaia di bandiere nerazzurre celebrative che hanno colorato palazzine e terrazzi.

Lunedì è stata la giornata della corsa al biglietto: solo pochi fortunati – meno di un migliaio, abbonato alla Dea nella scorsa stagione – sono riusciti ad acquistare il tagliando per accedere alla finalissima.

Martedì altro giro, altra corsa, con le code nelle farmacie cittadine per effettuare il tampone rapido richiesto dalla Lega Calcio per avere l’ok a varcare l’ingresso del Mapei Stadium.

Intanto all’Atalanta Storie di Porta Nuova è partita la caccia alla sciarpa celebrativa della finale: “Sono andate esaurite nel giro di pochi giorni, ora non ne abbiamo più – ci spiega una commessa -. La maglia più venduta? Quest’anno è stata senza dubbio quella di Luis Muriel”.

D’accordo, il Covid almeno in parte rovinerà questo clima di grande festa, ma per Bergamo e per i tifosi dell’Atalanta anche questo 19 maggio 2021 sarà un giorno da ricordare. Comunque vada a Reggio Emilia.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI