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Martedì

Morto in azienda a Spirano, il cordoglio della Regione: “30 milioni di euro per la sicurezza”

In occasione della Giornata regionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, il Consiglio regionale ha commemorato Sergio Persico. Moratti: "Vicini a tutte le famiglie colpite"

In occasione delle celebrazioni dedicate alla Giornata regionale per le vittime degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali, il Consiglio regionale ha commemorato martedì mattina in apertura della seduta consiliare Sergio Persico, 54 anni, investito lunedì a Spirano da un tir in movimento che stava movimentando merci.

“Dall’inizio di quest’anno sul posto di lavoro si sono verificate 11 morti bianche, e quella di Sergio Persico è solo l’ultima di una tragica serie, all’interno della quale vanno purtroppo annoverati e aggiunti anche gli operatori sanitari deceduti per il Covid – ha detto nel suo intervento in Aula il Presidente Alessandro Fermi, esprimendo la vicinanza e il cordoglio di tutta l’Assemblea regionale ai familiari di Persico -. È indubbio che esista un problema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Dobbiamo aumentare e rendere più efficaci i controlli. I dati dell’Ispettorato del lavoro evidenziano numerose irregolarità: nel 2020 su 10.179 accertamenti eseguiti si sono riscontrate 8.068 irregolarità”.

“Oggi più che mai dobbiamo essere uniti per richiedere e garantire le massime condizioni di sicurezza negli ambienti lavorativi -ha sottolineato a sua volta il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini-. La cultura della sicurezza e della prevenzione è fondamentale e oggi Regione Lombardia ha voluto celebrare questa Giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali proprio per mettere ancora una volta l’accento su questo aspetto”.

Alla cerimonia in Aula consiliare erano presenti i 12 labari dell’ANMIL provenienti da ciascuna provincia lombarda: sono intervenuti il Presidente regionale dell’associazione Emilio Roberto Giacomelli e il Vice Presidente Luigi Feliciani.

Un messaggio di partecipazione e cordoglio è stato portato anche dalla vice Presidente di Regione Lombardia Letizia Moratti: “Un’occasione per rafforzare il nostro impegno per la crescita della cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro e per un’attenta riflessione sui dati delle morti. Ma in generale sugli infortuni e sulle malattie professionali” ha detto la vicepresidente.

“La pandemia, da cui non siamo ancora usciti – ha aggiunto Letizia Moratti – ha avuto pesanti ripercussioni sulla salute dei lavoratori. In particolare per quelle mansioni particolarmente esposte al rischio contagio, come il personale sanitario e socio-assistenziale”.

“Ci sentiamo particolarmente vicini a tutte le famiglie colpite da incidenti sul lavoro e rinnoviamo il nostro impegno affinché tragedie di questo genere non accadano più. L’attività di controllo – ha proseguito l’assessore al Welfare – è proseguita anche nel 2020, seppure i servizi sono stati impegnati nell’attività di tracciamento dei contatti Covid”.

La disponibilità economica che deriva dai proventi delle sanzioni ammonta a circa 30 milioni di euro: “L’impegno – ha precisato la Moratti – è quello riprendere le misure già definite per portarle a compimento”.

Come comunicato dalla Direzione Welfare nelle Ats dovrà essere completata l’assunzione di 45 tecnici della prevenzione e di esperti con contratti di collaborazione (chimici, biologi e ingegneri) con l’utilizzo di circa 8 milioni di euro. Verrà anche assunto del nuovo personale, con 7 milioni di euro già impegnati e liquidati, e l’acquisto di attrezzature per circa 900mila euro”.

In tema di formazione la vicepresidente ha illustrato i percorsi in programma:

– per aggiornare e formare con Polis operatori già in servizio e nuovi assunti (300.000 euro);
– per integrare la competenza in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei curricula scolastici con Ufficio scolastico regionale e Inail (300.000 euro): “rinnovando un percorso a cui Regione Lombardia dedica attenzione sin dal 2013”;
– per rimodulare i percorsi di laurea per i Tecnici della prevenzione con gli atenei di Milano, Pavia e Brescia: “con la volontà di accrescere le competenze di queste figure professionali”.

La carenza di organico dei Servizi di prevenzione e sicurezza negli Ambienti di lavoro è l’altro tema affrontato dalla vicepresidente. “I proventi delle sanzioni irrogate negli anni 2019 e 2020 saranno impegnati a questo scopo, valorizzando un approccio interdisciplinare alla materia: medici del lavoro, tecnici della prevenzione, chimici, ingegneri e biologi. Perché la riapertura delle attività economiche non si traduca in una recrudescenza degli infortuni”.

Tra le iniziative, in particolare il settore edilizio vedrà un aumento di attività in seguito all’approvazione dei provvedimenti legislativi come il ‘bonus 110%’. “La Direzione generale Welfare di Regione Lombardia – ha spiegato l’assessore – adotterà, quale strumento ordinario di vigilanza, un algoritmo che consente d’individuare i cantieri a maggior rischio e sottoporli prioritariamente a controllo. Questa iniziativa sarà condivisa con l’Ispettorato interregionale del lavoro per la Lombardia e sarà proposto anche a livello centrale”.

Grazie al servizio ‘Gestione Cantieri’, attivo da oltre 10 anni, e all’archivio dei controlli effettati da Ats e loro esiti, in Lombardia è infatti disponibile l’anagrafe aggiornata dei cantieri edili. È possibile pertanto individuare a priori e distinguere le imprese virtuose da quelle problematiche da sottoporre a più stretta sorveglianza.

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