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Druso: un disco in vinile per ricordare 14 anni di musica in attesa del nuovo inizio

Il disco in uscita, che è parte integrante della campagna "Back to the Druso II", è un doppio vinile composto da trentadue tracce tra brani originali e cover e sarà disponibile da inizio luglio, frutto di un lavoro intenso tra ripresa registrazioni e post-produzione.

Resistere e reinventarsi. Ecco la filosofia del Druso di Ranica, locale di musica dal vivo nato quattordici anni fa 2330 concerti in più di un decennio. Da questa è nato il doppio vinile “Druso Live!”, progetto che ha coinvolto trentadue band della scena bergamasca, a titolo gratuito.

Se dovessimo raccontare il Druso con i numeri non potremmo fare a meno di partire dalla musica. Proprio i numeri ci dicono che la filosofia del “resistere e reinventarsi” vive in casa Druso da molto tempo prima della pandemia. Nell’ultimo anno non ha fatto altro che emergere più di quanto abbia mai fatto.

Il disco in uscita, che è parte integrante della campagna “Back to the Druso II”, è un doppio vinile composto da trentadue tracce tra brani originali e cover e sarà disponibile da inizio luglio, frutto di un lavoro intenso tra ripresa registrazioni e post-produzione.

“C’è stato un momento in cui ci siamo prendere dallo sconforto. In quell’istante hai solo due opzioni: sprofondare o trovare soluzioni, anche se si tratta solo di progettualità ipotetiche, non sapendo nulla sulla ripresa del nostro lavoro – commenta David Drusin, fondatore del live music club –. Questa è la testimonianza dei nostri quattordici anni di musica”.

Pochissimo tempo è passato perché l’idea diventasse azione. Il vinile sarà acquistabile nelle serate organizzate dal Druso alla Baitella Ice Skating di Songavazzo per l’estate 2021, quindici date in totale. Alcune copie saranno reperibili all’Ufo Pub di Mozzo e all’Atmosfere Cafè di Azzano San Paolo. Altra data importante sarà il weekend 28 e 29 Maggio. In cui è previsto un ascolto live del disco con la possibilità di prenotare una copia alla sede del Druso.

Il disco è stato possibile grazie agli artisti bergamaschi legati alla famiglia del live club e appartenenti a diverse generazioni: “Dal Vava 77, alle leggende del blues bergamasco, dalle celebri cover band al duo angolare con il soprano Francesca Triburzi, alla debuttante – prosegue Drusin – tutto questo è stato possibile grazie agli sponsor e agli artisti, che sono parte della nostra famiglia”.

“La gente si è resa conto dell’importante dei luoghi che rendono possibile momenti di musica e di comunità – conclude David –. Mi manca la progettualità del mio mestiere, mi manca il brivido dei concerti Rock al Druso, quando vedo la gente correre verso il palco e accendersi le luci”.

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