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A milano

Processo rifatto, il narcos bergamasco Locatelli condannato a 24 anni

Citato da Saviano nei suoi libri e interpreto da Scamarcio in un film, il 69enne di Brembate Sopra è considerato un broker di narcotraffici

Nel 1989 Claudio Pasquale Locatelli riuscì a a evadere dal carcere francese di Grasse. Nel 2010, quando era stato condannato a 26 anni come broker di narcotraffici, le intercettazioni vennero distrutte e un giudice milanese nel 2018 annullò i tre gradi di giudizio per un difetto di notifica.

Ma come riporta il Corriere della Sera, giovedì il processo — dunque rifatto da capo a Milano, in partenza senza più l’audio delle intercettazioni, con l’handicap di trattare episodi di oltre 30 anni fa pur ricostruiti a ritroso dal luogotenente della Dia Severino Terlizzi, con molti atti di controversa utilizzabilità e parecchie prescrizioni incipienti — è stato faticosamente raddrizzato dalla pm Giovanna Cavalleri fino alla sentenza con la quale le giudici Savoia-De Cristofaro-Zamagni hanno ricondannato il 69enne di Brembate Sopra a 24 anni di carcere per associazione a delinquere: accusa in relazione a 100 chili di cocaina sequestrati a Dusseldorf nel 1990, 42 ad Amsterdam nel 1991, 9 a Erbusco e 8 a Civitavecchia nel 1991, e 14 chili di eroina a Brescia nel 1991.

Locatelli, citato da Saviano nei suoi libri e interpreto da Scamarcio in un film, catturato nel 1994 a Madrid al ristorante con un pm di Brindisi che si dirà ignaro di chi fosse davvero il commensale, estradato nel 2004 ma scarcerato in Cassazione per un vizio di procedura, di nuovo latitante fino all’ultimo riarresto nel 2010, in Appello punterà con il suo legale Vito Felici a mettere in continuazione la sentenza con “quella in Francia sullo stesso fatto per cui ha già scontato all’estero molti anni”.

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