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Confai Bergamo

Agricoltura montana

Dalla Regione Lombardia un progetto per lo sviluppo delle aree rurali

Bolis: "La recente decisione della Regione Lombardia di dare corso ad una specifica strategia di rilancio economico e di sostegno al sistema rurale e ambientale delle zone montane rappresenta un segnale di sicuro interesse in vista della ripartenza post-Covid"

“La recente decisione della Regione Lombardia di dare corso ad una specifica strategia di rilancio economico e di sostegno al sistema rurale e ambientale delle zone montane rappresenta un segnale di sicuro interesse in vista della ripartenza post-Covid”: così si è espresso il presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, Leonardo Bolis, commentando la presa di posizione della giunta regionale lombarda per la realizzazione di un partenariato pubblico-privato a favore dell’agricoltura delle aree collinari e montuose.

La via scelta è formalmente quella dell’AREST, una sigla che indica lo strumento dell’accordo di rilancio economico e sociale e che prevede la partecipazione di Regione, enti locali, fondazioni, associazioni e reti di imprese nell’ambito di progetti di sviluppo basati sulle filiere locali. A livello regionale si prevede la presentazione di progetti con un tetto massimo di interventi pari a complessivi 6 milioni di euro.

“Si tratta di una formula il cui successo è subordinato all’effettivo coinvolgimento dei diversi portatori di interessi – fa notare il direttore di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -. Uno dei punti di forza risiede nell’intenzione di non limitare gli interventi unicamente alle filiere principali dell’economia rurale montana, quale quella lattiero-casearia, bensí di favorire una diversificazione delle linee d’azione. Tra queste rientrano sicuramente la valorizzazione del patrimonio forestale e il potenziamento a fini energetici delle biomasse, un tema del resto perfettamente compatibile con la più ampia progettualità del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

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