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L’attività 2020

Viaggi e truffe: nell’anno del Covid superlavoro di Adiconsum per aiutare 13mila bergamaschi

Le questioni riguardanti viaggi e vacanze saltati occupano i primi posti tra le "vertenze", per numero di interventi che Adiconsum ha effettuato nel corso dello scorso anno

Oltre 13mila interventi per circa 11 milioni di euro recuperati: è questo il bilancio di Adiconsum per l’anno del Covid, “un anno estremamente complicato”, secondo la presidente Mina Busi, che ha finito per colpire anche le attività dell’associazione consumatori della Cisl.

“L’emergenza sanitaria – continua Busi – ha comportato un aumento delle richieste di assistenza senza precedenti, e continua a metterci a dura prova; tuttavia anche lavorando in smartworking si continua efficacemente ad aiutare i consumatori in difficoltà. I dati relativi all’attività svolta testimoniano la fiducia che i consumatori ripongono nella professionalità dei nostri consulenti”.

Nel corso del 2020, secondo l’analisi di Adiconsum, la spesa di beni durevoli a Bergamo si è ridotta del 12,5%, facendo mancare in media 400 euro per ogni cittadino, rispetto all’anno prima. Quasi un terzo delle famiglie ha lamentato un calo del reddito o dell’orario di lavoro. Nonostante le misure anti crisi nel 2020, il reddito delle famiglie è diminuito del 2,8%, la percentuale più alta dal 2012, un calo che ha interrotto un trend positivo in atto da 6 anni. Le misure restrittive adottate a livello nazionale e internazionale hanno sortito notevoli conseguenze sulla regolare esecuzione di contratti stipulati dai consumatori, primi fra tutti i viaggi, e hanno notevolmente accresciuto il ricorso all’e-commerce, comportando, conseguentemente, un aumento dei reclami anche in questo settore.

E proprio le questioni riguardanti viaggi e vacanze saltati occupano i primi posti tra le “vertenze”, per numero di interventi che Adiconsum ha effettuato nel corso dello scorso anno, insieme ai problemi legati a aspetti finanziari (pratiche diamanti-ricorsi ABF-ACF – Tribunale – mutui e prestiti), ai servizi di telefonia o postali, ai contenziosi con la Rai, e ai servizi di energia elettrica e gas.

“Le vertenze legate ai viaggi hanno riguardato problematiche varie di ritardo e sospensione voli, tutta la partita dei rimborsi per gli annullamenti dovuti alla pandemia con le compagnie aeree, e tour operator, che come sappiamo avvengono in voucher, solo in caso di annullamento per covid da parte delle Compagnie e delle Agenzie e l’impossibilità a partire causa Covid. Nel 2020 i reclami per i servizi bancari hanno rappresentato buona parte dell’attività dei nostri sportelli – si legge nella relazione di Busi -. Oltre alla consulenza su contratti di investimento (buoni fruttiferi postali, fondi e gestioni, costi bancari), le persone in difficoltà si sono rivolte a noi per trovare una soluzione a pratiche di mutuo, a finanziamenti, a cessioni del quinto e a tentativi più o meno riusciti di truffe varie. La questione diamanti ha ancora occupato una posizione di rilievo. Per circa 780 assistiti abbiamo svolto le pratiche di conciliazione per il risarcimento con BPM (con un risarcimento complessivo di circa 9 milioni), ed abbiamo attivato l’insinuazione presso il Tribunale di Milano. La Corte dei Conti ha ridimensionato le sanzioni del TAR, ma ha riconfermato la non estraneità all’operazione da parte delle Banche”.

“C’è stato il fallimento Dentix – continua la relazione – ed anche per queste persone stiamo curando l’ insinuazione al passivo e ricorsi ABF (Arbitro bancario finanziario della banca d’Italia) per far recuperare i soldi pagati senza ricevere prestazioni. Stiamo facendo lettere di diffida ad adempiere e la sospensione del finanziamento con conseguente ricorso all’ABF e insinuazione al passivo al Tribunale di Milano, per far recuperare i soldi versati senza ricevere prestazioni. Abbiamo seguito nella procedura d’insinuazione al passivo dei clienti del Mercatone Uno come creditori chirografari, speriamo di riuscire a recuperare qualcosa”.

Adiconsum, nel corso del 2020 ha assistito oltre 250 risparmiatori che sono in attesa di ricevere il risarcimento nella vicenda delle cosiddette Banche Venete. L’operazione si è conclusa il 18 giugno 2020, ma la Consap non ha ancora finito di esaminare le pratiche prima di procedere ai rimborsi. Dalle richieste, restano esclusi 800 risparmiatori bergamaschi che non hanno presentato il ricorso, e ora aspettano la riapertura dei ristori.

“Nonostante la pioggia di provvedimenti e di sanzioni da parte di Agcom le aziende fornitrici di luce, acqua, gas e telefonia continuano con pratiche scorrette nella formalizzazione dei contratti, doppie fatturazioni, sospensione della fornitura, bollette non veritiere e fuori prescrizione, interruzione del servizio, piani tariffari non rispettati e servizi non richiesti. Nel periodo di Covid sono aumentate sia sugli acquisti che sui prelievi fraudolenti attraverso il meccanismo del phishing. Stiamo parlando di importi importanti, abbiamo anche qui attivato il ricorso all’ABF e finora abbiamo avuto esito positivo con rimborsi dai 4mila ai 29 mila euro”.

“La pandemia – conclude la presidente di Adiconsum Bergamo – ci consegna una situazione economica difficile per le famiglie, serve un rafforzamento  riguardo il bilancio familiare e l’indebitamento, per poter offrire un aiuto concreto alle famiglie insolventi”.

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