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La celebrazione

Seriate ricorda le vittime del Covid con una messa nella chiesa un anno fa piena di bare

Il sindaco Vezzoli: "Si è deciso di realizzare fuori dalla chiesa il monumento che ricordi le vittime e i malati da Coronavirus, come ricordo di quanto successo e anche speranza per il futuro"

L’Amministrazione comunale e la Parrocchia del Santissimo Redentore commemoreranno le vittime Covid-19 domenica 16 maggio, alle 10.30, con una messa celebrata alla chiesa di San Giuseppe, in via Marconi a Seriate, luogo simbolico ed evocativo del dramma vissuto lo scorso anno.

«Comune e parrocchia ricordano le vittime del Covid con una messa a suffragio nella chiesa di San Giuseppe, luogo simbolo della pandemia, dei morti seriatesi e di tutta la Valle Seriana, i cui feretri furono deposti qui in attesa della cremazione – dichiara il sindaco Cristian Vezzoli -. Proprio per questo si è deciso di realizzare prossimamente fuori dalla chiesa il monumento che ricordi le vittime e i malati da Coronavirus. Si è scelto di farlo lì affinché sia sempre visibile e accessibile in ogni momento della giornata e vorrà essere sia ricordo di quanto successo sia speranza per il futuro».

Per il parroco don Mario Carminati «questa celebrazione sarà un momento significativo e importante, che ci permetterà di ritrovarci nel ricordo di chi non c’è più, per non perdere la loro presenza e per vivere la realtà della solidarietà nella fede. Ma la solidarietà è importante anche da un punto di vista umano per abitare la quotidianità nel sostegno reciproco e nella cura della memoria».

La messa, che sarà celebrata da don Marcello Crotti, sarà caratterizzata da due momenti significativi: dopo la comunione si ascolteranno alcune testimonianze di seriatesi e il saluto del sindaco; al termine della messa saranno distribuiti una mascherina e il «Vademecum anticovid», realizzato da Valtellina Spa con la collaborazione scientifica dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.

«Doneremo una mascherina e il libretto quale invito a essere responsabili – spiega il sindaco Vezzoli -. Anche con la bella stagione il virus continua a diffondersi. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione, ma indossare gli idonei dispositivi di protezione e continuare a informarsi suoi comportamenti da adottare e le regole da rispettare per la salute pubblica».

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