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Serie a

L’Atalanta non si ferma più: battuto anche il Benevento e Champions più vicina

Muriel e Pasalic stendono i campani: a due giornate dalla fine i bergamaschi sono a un passo dalla conferma nella massima competizione

L’Atalanta sconfigge anche il Benevento e si avvicina sempre di più alla tanto sudata qualificazione alla prossima Champions.

Al Gewiss Stadium mister Gasperini schiera sin dal primo minuto una formazione offensiva con il tandem colombiano assistito dai due incursori Malinovskyi e Pessina.

La scelta del tecnico è quella di far partire i due cafeteros all’esterno (soprattutto Muriel) per poi dialogare con i trequartisti e cercare la perforazione dell’area.

In soldoni con questo schema arriva la rete del vantaggio nel primo tempo contro un Benevento molto chiuso a difesa della propria area.

Nell’arco della gara l’Atalanta va difficilmente in difficoltà (unica occasione sannita quella di Barba parata con il corpo da Romero), ma è altrettanto vero che non produce quella mole e quella quantità di chances che solitamente fioccano (saranno solo quattro i tiri totali nello specchio, forse il record stagionale in negativo).

E questo, oltre che ad essere dovuto all’atteggiamento da bunker dei giallorossi, è figlio anche di tante imprecisioni nelle ultime scelte di passaggio.

Le urla del Gasp nella prima frazione di gioco si sono nettamente sentite a ripetizione.

La rete della tranquillità la firma il subentrato Mario Pasalic, a conferma di come il tecnico dell’Atalanta possa pescare qualità anche dalla panchina attraverso le sostituzioni.

Con questo successo la squadra lombarda raggiunge quota 75 punti.

Sabato, in quel di Marassi, la band del Gasp avrà una ghiottissima chance per chiudere i discorsi: tre punti contro il Genoa e sarà Champions League.

Le pagelle

Gollini SV: Davvero inoperoso l’estremo difensore nerazzurro, il quale viene chiamato in causa solo in occasione di qualche uscita alta senza coefficienti di difficoltà elevata.

Hateboer 6: In fase di proposizione non offre spunti degni di nota. Al 24′ si fa sovrastare da Glik che appoggia al centro per il tentativo a rete di Barba.

Romero 7,5: L’argentino annulla anche l’aria che gli passa a fianco, facendo risultare Gaich anonimo. Al 24′, subito dopo il vantaggio orobico, compie un intervento da urlo immolandosi con il corpo sulla conclusione da centro area di Barba.

Palomino 7: Con la difesa a quattro il numero 6 non delude mai. Gestione palla, anticipi, marcature, senso del fuorigioco e recuperi: c’è tutto nella prestazione dell’ex Ludogorets.

Gosens 6: Con lo schema difensivo a quattro il tedesco è obbligato a contenersi in fase di spinta, ma in avanti è autore di una prova meno scintillante del consueto anche se Tuia non è proprio irresistibile. (Djimsiti 6: L’albanese subentra come terzino sinistro, come a Parma cerca il timbro personale ma il suo colpo di testa finisce a lato del palo).

De Roon 6,5: Insieme al compagno svizzero gioca una quantità enorme di palloni affrontando senza alcun timore prima Viola e poi Ionita.

Freuler 7: il numero 11 è intelligenza, è maturità, è lo strappo e il freno al momento giusto. Primo per distacco per palle giocate (125), chilometri percorsi e passaggi riusciti nella metà campo avversaria. Tutto ciò con una diffida sulle spalle che dura da prima della gara contro la Juventus.

Pessina 6: al 7′ il monzese spedisce fuori di poco una grandissima chance per il vantaggio. Con il passare dei minuti continua nei tentativi di infilare la difesa dei campani, ma è abbastanza evanescente. (Pasalic 7: Il croato è freddo sotto porta quando concretizza una bella azione di squadra).

Malinovskyi 7: Dopo ogni partita vanno aggiornate le statistiche personali dell’ucraino che tocca quota cinque gol e otto assist nelle ultime nove di Serie A. Il tocco per Muriel che passa tra gli sguardi di Glik e Caldirola è una finezza da rivedere in loop. (Ilicic 6: Non il migliore ingresso per lo sloveno, non tanto per lo spirito che quantomeno non manca ma per la qualità tecnica che non apporta alla squadra come accaduto a Parma).

Muriel 7,5: Il colombiano con la suola anticipa Montipò e lo trafigge per il ventiduesimo centro in Serie A, a due lunghezze dal record di Filippo Inzaghi. Oltre al gol, la giocata in verticale per la chance capitata a Pessina e tante accelerazioni che lo portano a bucare la difesa ed andare sul fondo. (Miranchuk 7: Ingresso tonico per il russo, il quale disegna la traiettoria in verticale per Zapata e poi sul proseguo fa un velo intelligente a liberare al gol di Pasalic).

Zapata 6,5: Il centravanti fa molta fatica nel trovare i giusti spazi per muoversi. Parte largo a destra e non incide, poi alla mezz’ora Gasperini lo fa spostare sulla sinistra. Raschia il barile trovando le energie e la visione per offrire l’assist a Pasalic e conquistare l’espulsione di Caldirola. (Lammers S.V.).

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