Spuntano le prime bandiere dell’Atalanta nel centro di Bergamo: è l’aria da finale di Coppa Italia che si inizia a respirare nella città orobica, a pochi giorni dal fischio d’inizio di quella che può essere considerata a tutti gli effetti la partita dell’anno.
Il pensiero, però, va all’ordine pubblico e alle restrizioni anti-Covid. Nei giorni scorsi il deputato leghista Daniele Belotti aveva chiesto al prefetto Enrico Ricci di derogare l’inizio del coprifuoco per permettere ai tifosi di poter seguire senza problemi il match in qualche esercizio pubblico, oppure a casa di amici. Ma dalla Prefettura è arrivato il ‘no’ deciso di Ricci, che ha spiegato che queste decisioni possono essere prese solo dal Governo.
Quindi aria di festa in centro a Bergamo, ma nessuno chiuderà un occhio sulle norme anti-Covid: troppo pericoloso rischiare che si ripeta quello che si è visto a Milano un paio di settimane fa, quando l’Inter ha vinto matematicamente lo scudetto e piazza Duomo si è riempita di tifosi nerazzurri festanti, molti con i dispositivi di protezione individuale abbassati.
Facile prevedere, quindi, che le vie del centro saranno tenute sotto stretta sorveglianza nella serata di mercoledì 19, soprattutto in caso di vittoria dell’Atalanta (i tifosi bergamaschi facciano pure i dovuti scongiuri).
Chi verrà pizzicato in strada dopo le 22 rischierà una sanzione come da Dpcm, ma se Zapata e compagni dovessero alzare la Coppa Italia sotto al cielo di Reggio Emilia potrebbe essere organizzata una festa in centro città seguendo tutte le norme per evitare i contagi, magari domenica 23 in occasione dell’ultima giornata di campionato.
E anche in provincia un’ottantina di sindaci hanno deciso di incoraggiare i nerazzurri con gli striscioni “Atalanta Mola Mia”.
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