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Cultura e spettacolo

Quanti percorsi s’intrecciano con San Vigilio, imperdibile meta

A rigore, non siamo in Città Alta, siamo più su… fuori dalle Mura di Bergamo.

A grande richiesta è arrivata l’ottava edizione per la guida “33 itinerari e innumerevoli varianti, 115 strade, scalette, funicolari e sentieri per salire alle porte di Città alta, rigorosamente a piedi o in bicicletta” che ci fa da spunto per questi articoli del venerdì. Oggi, con gli autori, Valentina Bailo, Roberto Cremaschi, Perlita Serra e Arturo Arzuffi andiamo a San Vigilio.

A rigore, non siamo in Città Alta, siamo più su… fuori dalle Mura di Bergamo. Ma sono tanti e tali i percorsi che si intrecciano intorno a San Vigilio, propaggine dei colli un tempo d’importanza militare, poi zona di villeggiatura, oggi residenza di fortunati e meta di passeggiate. Per cui non si può non proporre un tour di San Vigilio con partenza e rientro a Porta Sant’Alessandro.

Naturalmente il giro è effettuabile anche in senso inverso e largamente intrecciabile con altri itinerari sia risalenti dalla valle di Astino, con la classicissima Scorlazzino-Scorlazzone, sia da Fontana tramite San Sebastiano, sia dalla zona nord per via Ramera e via Castagneta. Senza trascurare la deliziosa funicolare. Ce n’è davvero per tutti!

Certo, chi si aspetta di vedere un castello turrito rimarrà deluso. Un castello c’è stato, beninteso. Fin dal VI secolo, infatti, il colle a 496 metri sul livello del mare, in posizione strategicamente importante, venne fortificato e il luogo assunse il nome di Cappella; riedificato intorno al 1100, venne ulteriormente rafforzato da Luchino Visconti nel 1345. Riadattato dall’architetto Venturino Moroni nel 1482, entrò a far parte delle fortificazioni veneziane, grazie anche alla “strada coperta” con il Forte di San Marco. Purtroppo, il monumentale ingresso, unica opera certa del grande architetto bergamasco Mauro Codussi, attivo a Venezia, venne smantellato nel 1829.

Ora, dopo aver salito la lunga scaletta si arriva su una bella terrazza panoramica da cui si scende, invece che salire, sui mozziconi di torri restanti e nelle cannoniere. Ma la posizione strategica e il conseguente sguardo sull’orizzonte ripagano lo sforzo della salita. La passeggiata è una sola, anche questa collegabile con altre, visto che a San Vigilio si sale volentieri a piedi. Oppure con la panoramica funicolare da porta Sant’Alessandro.

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