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Le reazioni

Green pass per viaggiare: “Decisivo per rilanciare il turismo, anche a Bergamo”

Christophe Sanchez di VisitBergamo esulta e annuncia: "Presto una promozione per chi viaggia su Orio". Lara Magoni è contenta, ma non troppo: "Bene l'iniziativa, ma togliamo il coprifuoco"

Arriverà per la seconda metà di maggio il green pass, il “passaporto verde” che attesterà di aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino anti-Covid, di essere risultati negativi a un tampone rapido o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti il viaggio oppure di aver contratto ed essere guariti dal Covid.

Il documento sarà fondamentale anche per l’ingresso degli stranieri nel nostro Paese e precederà il “fratello” europeo, per il quale bisognerà invece attendere la seconda metà di giugno.

“È una bellissima notizia che accelererà indubitabilmente la ripresa del turismo internazionale, che è fondamentale per la nostra città e i nostri territori – è il commento dell’amministratore delegato di VisitBergamo Christophe Sanchez -. Le parole di Draghi (‘Prenotate le vacanze in Italia, siamo impazienti di accogliervi’) sono una perfetta sintesi della voglia di ripartire degli operatori con l’obiettivo non di tornare al 2019, ma di fare molto meglio. VisitBergamo – continua Sanchez – è al loro fianco e insieme alla ricettività, a Sacbo e alle associazioni a breve lanceremo la campagna Fly to Bergamo: il viaggiatore che acquista un biglietto aereo per Bergamo potrà pernottare tre notti al costo di due”.

“Quello del green pass è un tema che Fratelli d’Italia ha più volte messo all’attenzione delle istituzioni – spiega invece l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni -. Ora, finalmente anche il premier Draghi si accorge della necessità di un certificato unico per rilanciare il turismo. Si tratta di una misura di garanzia non solo sanitaria ma anche economica, soprattutto per destinazioni come Bergamo, che hanno una naturale vocazione per il turismo internazionale”.

L’assessore Magoni non vede però tutto rosa: “Credo che il pass non debba richiedere il vaccino obbligatorio – sottolinea -, ma permettere di viaggiare in tutta Europa anche solo con un tampone negativo, senza distinzioni o restrizioni ulteriori”.

“Ma ogni green pass – continua Magoni – ha senso solo se si abolisce immediatamente il coprifuoco, scelta esclusivamente politica e rispetto alla quale il Cts non è stato neppure interpellato. Nessuno vuole andare in vacanza se sa già che alle dieci di sera dovrà chiudersi in albergo. Un danno notevole a ristoratori, albergatori e operatori di Bergamo. Chiudere Città Alta alle 22 è una grande sconfitta per tutti. Dopo un anno di crisi economica e sanitaria, il turismo deve ripartire con delle certezze. L’abolizione del coprifuoco è una di queste”.

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