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Sebino

Frana di Tavernola, la Marina Militare pronta ai rilievi idrografici del lago

Massimiliano Nannini, direttore dell’Istituto idrografico della marina militare di Genova, durante la terza audizione parlamentare nelle commissioni congiunte Ambiente e Difesa. “La nostra capacità di acquisire dati idrografici e batimetrici è unica".

“Confermiamo la nostra massima volontà nell’effettuare rilievi idrografici del lago. Ho un team disponibile a partire subito se dovesse servire”. La marina militare risponde presente alla richiesta d’aiuto per la frana di Tavernola. La piena disponibilità a collaborare è stata garantita dal contrammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’Istituto idrografico della marina militare di Genova, durante la terza audizione parlamentare nelle commissioni congiunte Ambiente e Difesa.

“La nostra capacità di acquisire dati idrografici e batimetrici è unica. Il nostro contributo sarebbe un’attività propedeutica a qualsiasi altro studio: avere una chiara conoscenza della morfologia del lago è fondamentale, per questo andrebbe fatto il prima possibile”.

Fra le capacità dell’Istituto, ente della Difesa nonché organo cartografico di Stato, ci sono quelle di inviare équipe per l’effettuazione di rilievi topografici e batimetrici (ovvero di misurazione delle profondità dei fondali e della loro rappresentazione grafica e morfologica), la misurazione dei parametri fisici dell’acqua e il campionamento-caratterizzazione dei fondali. L’impegno della marina consisterebbe dunque in un rilievo idrografico del lago concentrato in modo particolare nella zona prospiciente la frana (a Tavernola e Montisola) ma anche di tutto il bacino, al fine di osservare con maggiore chiarezza la composizione del fondale.

“Tutto ciò che sta sotto il livello dell’acqua ha effetti su ciò che ne sta sopra. Sarebbe utile capire il materiale che si trova sul fondale del lago e che è sceso dalla montagna. Questo potrebbe essere facilmente studiato grazie ai nostri strumenti”. Secondo il contrammiraglio Nannini i risultati delle rilevazioni potrebbero arrivare in breve tempo: in 27 giorni quelli sulla porzione di bacino direttamente coinvolta nella frana, mentre entro 59 giorni potrebbero essere disponibili i dati sull’intera area lacustre. Per questa ragione, considerando che i risultati dello studio commissionato da Regione Lombardia alle università di Milano, Firenze e Bologna non arriverà prima di 90 giorni, il contributo dell’Istituto potrebbe essere decisivo.

“Noi non eseguiamo studi collegati direttamente a fenomeni come tsunami e onde anomale, ma i nostri dati messi a sistema con quelli di chi se ne occupa produrrebbero un risultato eccellente”. La necessità di un’analisi idrografica del lago d’Iseo è spiegata anche in considerazione di un altro fattore sottolineato da Nannini: “L’ultima carta batimetrica del lago d’Iseo risale agli anni sessanta, ormai è vecchia”.

Il contrammiraglio ha poi elencato nello specifico la strumentazione che l’Istituto metterebbe a disposizione nelle sue analisi: “Abbiamo imbarcazioni trasportabili sul lago che utilizzano come strumento lo scandaglio, il quale permette l’insonorizzazione del fondale per compierne un’analisi centimetrica. Inoltre si possono aggiungere le sonde, che effettuano i campionamenti dell’acqua e altri strumenti fisici che raccolgono sedimenti sul fondo per analizzarne la componente morfologica. L’analisi della componente chimica del materiale invece è affidata ai laboratori. Se si volesse andare ancora più fondo esistono anche degli strumenti capaci di penetrare all’interno del sedimento per comprendere meglio l’entità del fondale”.

L’onorevole Devis Dori del Movimento 5 Stelle, promotore della risoluzione per la frana di Tavernola, ha espresso la propria soddisfazione per il supporto della marina militare: “Dobbiamo continuare a essere grati al Monte Saresano per diversi motivi, perché ha dato da mangiare a tante persone, perché la frana è ancora lì e perché due mesi fa ci ha lanciato un avvertimento che non possiamo ignorare. Per questo non possiamo escludere un contributo fattivo e scientifico di questo tipo. Ringrazio l’Istituto per la loro disponibilità e auspico che possa interfacciarsi sia con la Regione che col Ministero”. Le audizioni proseguiranno e si concluderanno lunedì 17 maggio, quando in Commissione verrà ascoltata Telespazio per il monitoraggio del lago da satellite.

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