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L'incontro

Gli studenti del Galli interrogano Carlo Cottarelli sull’economia italiana

L'ex commissario alla revisione della spesa del governo Letta ospite dell'istituto cittadino: terrà anche una lectio magistralis.

L’Istituto “Guido Galli” di Bergamo continua la sua rassegna di incontri culturali: il 4 maggio 2021, alle 11, ospiterà il professor Carlo Cottarelli, economista italiano e saggista, noto anche per l’incarico di commissario alla revisione della spesa (durante il governo Letta).

L’Italia è a un bivio: dopo la devastazione economica provocata dalla pandemia dev’essere in grado spendere le risorse europee velocemente e nella giusta direzione. Il professore Cottarelli risponderà alle domande degli studenti, dopo una breve lectio magistralis sui difetti dell’economia italiana e sulle occasioni perse per rimettere i conti in ordine.

L’incontro si aprirà con i saluti di Patrizia Graziani, Dirigente dell’Ufficio scolastico di Bergamo e di Brizio Campanelli, dirigente scolastico dell’Istituto Guido Galli. Gli studenti avranno l’opportunità di riflettere sulle opportunità del Recovery plan, che riguarda le nuove generazioni europee, con uno dei più importanti economisti italiani.

Secondo il professore Cottarelli sono 7 i peccati capitali dell’economia italiana: l’evasione fiscale, la corruzione, la troppa burocrazia, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, l’incapacità di stare nell’euro, il divario tra Nord e Sud. Fino a oggi, l’evasione è sempre stata sottovalutata, ma si tratta di una piaga che impone riforme strutturali importanti: il paese uscirebbe dalla stagione dell’incertezza recuperando 150 miliardi persi in un “buco nero”. A questo cancro si uniscono la macchina ipertrofica della burocrazia e una giustizia troppo lenta, che scoraggiano gli investitori stranieri e ostacolano la creazione di nuovi posti di lavoro. “Correggere questi errori è possibile”, secondo il professore con un’esperienza decennale da dirigente del Fondo monetario internazionale.

Ma Carlo Cottarelli è anche il promotore di una politica economica molto vicina a quella dell’austerity, che si contrappone alle ricette “espansive” dei neokeynesiani, come Stiglitz e Krugman, e forse anche alle politiche monetarie fatte da Draghi quando era alla BCE. L’eterno scontro tra due scuole di pensiero, quella di Hayek e di Keynes, rivive riadattata e modernizzata nelle scelte dei governi ai giorni nostri.

Queste e altre tematiche saranno al centro dell’incontro con gli studenti dell’Istituto Superiore “Guido Galli” di Bergamo, che gli rivolgeranno alcune domande, dopo l’intervista del giornalista Gaetano Gorgoni.

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