Ammonta a 52,7 milioni di dollari l’utile operativo registrato da Tenaris nel primo trimestre del 2021: un dato in netto miglioramento dalla perdita di 510 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
L’utile netto è di 101 milioni (lo scorso anno era -666 milioni), con 1 miliardo e 182 milioni di ricavi, che risultano invece in contrazione rispetto al miliardo e 762 milioni del primo trimestre 2020 a causa in particolare della riduzione di fatturato registrata in Nord America.
Ma guardando agli ultimi tre mesi dell’anno scorso, il giro d’affari è cresciuto del 5%.
In forte crescita il risultato operativo: dopo la perdita di 510 milioni dello scorso anno, al 31 marzo 2021 è tornato a 52 milioni.
“Le nostre vendite nel primo trimestre sono aumentate del 5% in modo sequenziale poiché la ripresa delle vendite in Nord America è stata mitigata dalla diminuzione delle vendite nell’Emisfero Orientale – sottolineano da Tenaris, facendo il confronto con l’ultimo trimestre 2020 -. L’EBITDA, che includeva 23 milioni di dollari di costi aggiuntivi associati alla tempesta invernale Uri, è aumentato del 2%. L’utile netto ha beneficiato di un forte contributo dal nostro investimento a Ternium.
Durante il trimestre, il capitale circolante è aumentato di 83 milioni di dollari, principalmente a causa delle maggiori scorte che riflettono i maggiori livelli di attività. Con un flusso di cassa operativo di 70 milioni e spese in conto capitale di 45 milioni, il nostro flusso di cassa libero è stato pari a 25 milioni (2% dei ricavi). La nostra posizione finanziaria netta è rimasta invariata durante il trimestre e ammontava a 1.084 milioni al 31 marzo 2021”.
Guardando alla variazione anno su anno, l’Ebidta è calato del 30% a 196 milioni (contro 280) e il margine Ebidta è passato dal 15,9 al 16,6%.
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