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La decisione in giunta

Bergamo, approvato il masterplan per Porta Sud con una forte riduzione delle volumetrie

Si tratta anche di un passaggio importante ai fini della redazione del Piano di Governo del Territorio, visto che Porta Sud rappresenta una fetta molto rilevante del Documento di piano: in questo senso, fondamentale è la forte riduzione delle volumetrie rispetto alle previsioni attuali, una diminuzione di oltre 153 mila metri quadrati pari a circa 450 mila metri cubi di edificato

Il Comune di Bergamo ha approvato il masterplan per il recupero e lo sviluppo delle aree dismesse dello scalo ferroviario: un atto formale, quello adottato nella Giunta giovedì 15 aprile, ma comunque rilevante, anche in relazione all’ambizione che il progetto possa essere considerato nel Recovery Plan nazionale.

Lo scorso 2 aprile il Sindaco di Bergamo ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la documentazione su quello che è stato definito il “Progetto Flagship di Bergamo – Condividere e costruire il futuro”, progetto scelto da tutte le istituzioni del territorio bergamasco, riunite attorno al “Tavolo per lo sviluppo e la competitività” perché venga sottoposto per il co-finanziamento nell’ambito del PNRR su cui sta lavorando il Governo.

Il piano dovrà essere oggetto, poi, di tutti gli approfondimenti previsti per legge, ma l’approvazione da parte dell’Amministrazione comunale rappresenta comunque un passaggio importante per la riconversione dell’intero ambito ferroviario.

Si tratta anche di un passaggio importante ai fini della redazione del Piano di Governo del Territorio, visto che Porta Sud rappresenta una fetta molto rilevante del Documento di piano: in questo senso, fondamentale è la forte riduzione delle volumetrie rispetto alle previsioni attuali, una diminuzione di oltre 153 mila metri quadrati pari a circa 450 mila metri cubi di edificato.

Dentro il quadro di forte riduzione delle volumetrie, il Polo Intermodale e l’ambito dismesso a sud del fascio ferroviario di proprietà sempre di RFI, al netto quindi delle altre arre private, prevede una superficie edificabile pari a mq 232.500. Per il Campus Scolastico si è dimensionato invece un incremento di 35 mila mq, con il trasferimento degli istituti del Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù”, il Liceo delle Scienze Umane Statale “Paolina Secco Suardo” ed il Liceo Scientifico Statale “Filippo Lussana” di proprietà del Comune e della Provincia, con una superficie complessiva che arriva a circa 78.500 mq se comprensiva anche delle scuole già esistenti.

“È chiaro che la riduzione delle volumetrie – spiega l’Assessore Francesco Valesini – rappresenti un punto qualificante del masterplan di Porta Sud approvato nei giorni scorsi dalla Giunta del Comune di Bergamo, che avrà certamente un effetto positivo e coerente ai nostri obiettivi sul Piano di Governo del Territorio che ci apprestiamo a redigere. La riqualificazione dello scalo ferroviario con il progetto Porta Sud rappresenta un’occasione unica per risolvere decennali squilibri nel sistema della viabilità cittadina, nel rapporto tra il centro e la sua periferia, migliorando la qualità ambientale della città, e anche portando lo spazio pubblico di qualità al centro della periferia.”

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