• Abbonati
La lettera

Treno per Orio, il sindaco Gori chieda una revisione alla Rete Ferroviaria Italiana

Pubblichiamo l'appello del Comitato di quartiere di Boccaleone ai politici e agli amministratori bergamaschi, in primis il sindaco Giorgio Gori. 

La discussione attorno al collegamento ferroviario tra Bergamo all’aeroporto di Orio al Serio non si arresta.

Pubblichiamo l’appello del Comitato di quartiere di Boccaleone ai politici e agli amministratori bergamaschi, in primis il sindaco Giorgio Gori.

Ecco il testo completo:

Il Comitato di Quartiere di Boccaleone prende atto della posizione del Comitato Pendolari bergamaschi che, nel rispetto delle legittime istanze dei cittadini di Bergamo che verranno coinvolti dal progetto RFI, riconosce che il Comitato di quartiere di Boccaleone non ha mai chiesto l’azzeramento del collegamento ferroviario tra Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio.
E’ un tentativo sterile quello di porre in antagonismo i due Comitati (di quartiere e dei pendolari) sul tema di un collegamento ferroviario con l’aeroporto che sia sostenibile ed efficace.
Il Comitato di Boccaleone ne ha sempre sostenuto l’importanza, ma critica il progetto antiquato e devastante proposto da RFI, che diventerà invasivo in un territorio fortemente antropizzato e urbanizzato. Il progetto trasformerà il sedime ferroviario passando dall’attuale singolo binario a ben quattro in superficie; per questo motivo il Comitato di quartiere sostiene che il tracciato deve essere necessariamente interrato.
Anche il Comitato di Quartiere di Boccaleone, come il Comitato Pendolari bergamaschi, chiede che le Istituzioni si impegnino a riconsiderare con la dovuta e necessaria attenzione il progetto per modificarlo e migliorarlo tanto da renderlo più accettabile da tutti.
Il Comitato di Quartiere di Boccaleone sta portando avanti a tutti i livelli dal novembre 2020 la richiesta di poter incontrare RFI per aprire un tavolo di confronto e poter discutere di una possibile alternativa a quanto presentato nel progetto di collegamento ferroviario tra Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio, collegamento che viene considerato dalla stessa RFI come un progetto a sé, non in continuità con il raddoppio Ponte San Pietro/Montello e Montello/Rovato/Brescia.
I bergamaschi devono sapere che nella stesura e nella presentazione di questo progetto non sono state rispettate le più elementari linee dettate da leggi nazionali ed europee, la più importante quella della partecipazione, che considera obbligatoria la presenza attiva, attraverso appunto la partecipazione, degli abitanti di un territorio alle scelte che li riguardano.
Quello che è mancato al progetto di RFI, lo ribadiamo e ci fa piacere che lo evidenzi anche il Comitato Pendolari bergamaschi, è proprio la partecipazione dei bergamaschi alla stesura del progetto RFI. Un progetto deciso a tavolino e che è stato accettato dagli Enti territoriali senza contraddittorio e senza il coinvolgimento degli abitanti delle aree interessate all’attraversamento del percorso ferroviario.
Bergamo non può essere trattata come una città da terzo mondo dove viene imposto ciò che viene deciso nei Ministeri, che spesso non hanno conoscenze territoriali (nel progetto sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale, oltre ad essere sbagliati alcuni nomi di vie e quartieri, è presente un’ortofoto dove la Fiera di Bergamo non esiste ancora).
Non è solo il Comitato di quartiere di Boccaleone che deve sentirsi indignato da un progetto simile, ma tutta la città.
Se chi ci rappresenta vuole una Bergamo attrattiva, sostenibile e inclusiva per turisti e abitanti, deve far convergere questi tre importanti elementi e deve adoperarsi per trovare soluzioni ai problemi. Bergamo, per la storia che ha alle spalle, deve avere la forza politica di chiedere a RFI di ripensare il progetto tenendo conto di tutte le criticità sollevate.
Sarà la fretta di finire tutto per il 2026? Sarà perché la politica non può ammettere di essere stata, ancora una volta, poco lungimirante nelle proposte e disponibile ad accettare qualsiasi progetto senza pretendere di avere voce in capitolo nel disegno di un percorso offensivo per la dignità dei cittadini? La città merita il meglio per sé e per i suoi abitanti.
Le risorse economiche che Bergamo offre quotidianamente al Paese devono essere ricompensate con progetti all’altezza, i politici bergamaschi eletti dal territorio devono esercitare il potere politico di cui dispongono per tutelare gli interessi di tutti i bergamaschi.
Il Comitato di Quartiere sta informando il territorio sul progetto RFI. Boccaleone deve sapere cosa succederà tra qualche mese e che continuerà per parecchi anni, in un importante punto di accesso alla città, in un quartiere che da questo progetto guadagnerà solo traffico di transito, isolamento, degrado, impoverimento culturale e strutturale, distruzione di un tessuto sociale costruito con fatica negli ultimi anni per volontà dei cittadini.
Sul sito www.cdqboccaleonebg.org tutti possono vedere e valutare il progetto RFI, le osservazioni presentate, la documentazione pubblicata, i progetti moderni attuati da RFI in altre città italiane; sulla pagina web è pubblicato anche il progetto alternativo di interramento proposto dal Comitato di Quartiere di Boccaleone.
Siamo coscienti dell’esasperazione dei grandi disagi che i pendolari bergamaschi hanno dovuto sopportare in questi anni per i ritardi infrastrutturali, ma questo progetto non verrà portato a termine in considerazione dei loro disagi quotidiani.
Dispiace constatare che per l’economia aeroportuale tanti politici si sono prestati ad ottenere progetti e finanziamenti, mentre per oltre 20 anni i pendolari bergamaschi non hanno mai ottenuto risposte concrete.
Da parte nostra riteniamo che con questo tratto di ferrovia non ci saranno tutti i benefici immaginati, Bergamo verrà scavalcata a favore di altre città e, soprattutto, di Milano.
Evitando di entrare nei dettagli dello sviluppo aeroportuale, corre l’obbligo di ricordare che il traffico aereo, dopo la pandemia, ha subito molte trasformazioni che non sono ancora finite. Il Comitato di Quartiere di Boccaleone, diversamente da quello che qualcuno pensa, ha analizzato tutte le variabili di un aeroporto che ha già raggiunto il massimo di capienza consentita per legge e che non potrà continuare a crescere e a rappresentare una fonte di business da sfruttare all’infinito.
Siamo stati accolti ed ascoltati da alcuni parlamentari, rappresentanti di Stato, Istituzioni e Associazioni di portatori di interessi e da tecnici: tutti condividono le nostre visioni e preoccupazioni.
Ci piacerebbe che il Sindaco di Bergamo, dopo la proposta progettuale del Comitato e quasi 15.000 firme raccolte con una petizione online, si impegnasse a chiedere una revisione del progetto a RFI che preveda il totale interramento del tracciato ferroviario da Bergamo fino all’aeroporto, soprattutto nel tratto che attraversa il quartiere di Boccaleone, dove ci sarà l’impatto maggiore.
Accettare il progetto così com’è significherebbe lasciare una pesante eredità ai giovani cittadini; è forse questa la volontà dell’Amministrazione comunale?
Gli abitanti del quartiere di Boccaleone e di tutte le aree coinvolte nel progetto RFI non hanno mai voluto perdere questa occasione unica per la provincia di Bergamo.
Chi ha approfondito la lettura del progetto RFI nel dettaglio, come ha fatto il Comitato di Quartiere di Boccaleone, capirà che non si sta suggerendo un progetto miope. Miope è chi non si sforza di trovare soluzioni migliori e dichiara costi elevatissimi senza aver mai fatto i conti prendendo veramente le carte in mano.
Il Comitato di Quartiere di Boccaleone non pontifica, studia e propone, come succede in tutte le democrazie d’Europa.
Gli abitanti del quartiere di Boccaleone non sono colpiti, come ha detto qualcuno, da suggestive visioni: sono persone, abitanti della città di Bergamo che hanno a cuore il bene del loro territorio e che lo conoscono molto di più di chi dovrebbe rappresentarli e di chi dovrebbe volere il meglio per tutti i suoi cittadini.
Occorre superare le divisioni ideologiche tra cittadini; lanciamo un appello alla politica bergamasca e a tutti gli Enti preposti, in primis al Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, perché si attui urgentemente un confronto tra RFI e le varie controparti su come si possa progettare oggi con uno sguardo al futuro della città.
Chiediamo a tutti di fare la propria parte per tutelare il bene comune.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI