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Sènt che göst

L'esperienza

Valentina, la “Cesarina” che ama la sua valle e la sua cucina.

Una ragazza della Val Taleggio ha deciso di entrare nel gruppo delle Cesarine e diventare ambasciatrice della cultura gastronomica della propria valle

Le Cesarine sono la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, che aprono le porte della propria casa agli ospiti provenienti da tutto il mondo, offrendo esperienze uniche e incentrate sull’ospitalità e la salvaguardia della cucina tradizionale italiana. Sul portale delle Cesarine si legge: “Lo stare a tavola rappresenta un momento fondamentale di incontro, condivisione e trasferimento valoriale tra generazioni, tra culture, ed è elemento fondamentale di coesione di una comunità”.

In Italia le Cesarine sono circa 1200, in più di 400 località e, quando le disposizioni per il contenimento della pandemia lo permetteranno, anche in Val Taleggio sarà possibile essere accolti nella casa di Valentina, che preparerà per i suoi ospiti piatti realizzati con i prodotti delle aziende della valle, erbe spontanee e verdure dell’orto, serviti nella veranda con vista sul Resegone o nell’accogliente e intimo soggiorno, riscaldato dalla stufa a legna sulla quale Valentina è solita cucinare alcune delle sue ricette e soprattutto l’immancabile polenta.

Una scelta d’amore

Valentina è una trentenne che ha scelto, per amore, di trasferirsi da Gerosa (nel comune di Val Brembilla) ad Avolasio, microscopica frazione del comune di Vedeseta in Val Taleggio, divenendo un simbolo di speranza e di rinascita per il piccolo centro abitato. Sua figlia è infatti la prima nata dopo 33 anni!

Appassionata di formaggi e impiegata in un’azienda locale specializzata nella stagionatura e nella cura delle produzioni casearie tipiche e locali, Valentina ha da sempre una grande passione per la cucina locale. “Sono nata che forse sapevo già cucinare, perché mia mamma ci ha sempre chiesto di aiutarla, dato che siamo quattro fratelli, e io l’ho sempre fatto volentieri. Ho imparato da lei a cucinare, ma anche da tutte e due le mie nonne, che erano molto brave”, ci racconta.

Cucinare è sempre stato il sogno di Valentina: “Ho studiato all’Alberghiero, oggi Istituto Superiore San Pellegrino Terme, e subito dopo ho iniziato a lavorare come aiuto cuoca in un agriturismo, poi nell’azienda di stagionatori casArrigoni a Peghera, dove ho incontrato mio marito Simone, continuando comunque a dare una mano nei ristoranti del territorio il sabato e la domenica. Ho conosciuto le Cesarine grazie a mio marito, che aveva fatto il corso Onav a Bergamo e lì gli avevano parlato di questa associazione. All’epoca ero incinta, ma ho subito pensato che era una cosa bellissima che avrei voluto fare, perché è l’opportunità di fare il lavoro che ho sempre sognato a casa mia, con i tempi che decido io, con i piatti tipici della nostra zona. Ho pensato fosse un’occasione bellissima e mi sono iscritta. Ora sono pronta a partire, attendo solo la riapertura e le prime prenotazioni”.

Nel menù c’è anche l’accoglienza

Il menù è a sorpresa, in base alle esigenze degli ospiti, con la possibilità di scegliere anche pranzi e cene vegetariani e vegani. I piatti che Valentina ha inserito nel suo menù sono tutti casalinghi, fatti con ingredienti locali e stagionali (come prescrive il regolamento delle Cesarine), ad esempio le crespelle Strachítunt, noci e parüch, che ad Avolasio chiamano cugòi, mentre a Gerosa prendono il nome di farinèi, che vengono raccolti nei prati e nei pascoli della Val Taleggio, con il contributo di tutta la famiglia. Un altro piatto, più invernale, sono i nüsècc che Valentina definisce “la ricetta di famiglia”, perché li faceva sempre sua nonna e sono gli involtini di verza con ripieno, stufati nel pomodoro. Il vino è quello di un’azienda amica di Villa d’Almè.

Anche l’accoglienza sarà un ingrediente fondamentale dell’esperienza: “Speriamo ci sia sempre bel tempo per poter accogliere gli ospiti fuori, nella veranda. Io sarò presente durante il pranzo, per raccontare la storia delle ricette, la provenienza degli ingredienti e la cultura culinaria locale”.

Con Valentina abbiamo chiacchierato delle ricette locali della Val Taleggio: “La ricetta tradizionale della Val Taleggio? Polenta e formaggio. Lo schissöl, la polenta fatta a pallina con dentro un pezzetto di taleggio, nasce fatto alla brace sul camino, fuori fa la crosticina affumicata e dentro il cuore che si scioglie. Una cosa dei nonni”.

Una giovane ambasciatrice della cucina tradizionale della Val Taleggio, territorio dove il Consorzio per la tutela dello Strachítunt opera, con la speranza che l’esperienza di Valentina sia da sprone e faccia crescere in altri ragazzi, la curiosità, la passione e l’interesse per queste attività e questa cultura.

La prenotazione per il pranzo o la cena a casa di Valentina avviene tramite il portale delle Cesarine, a questo link: https://cesarine.com/it/h/valentinap-vedeseta?placeId=ChIJNza7ZswGhEcRpjhSU6auWt4

Per conoscere meglio Valentina e le sue ricette la potete trovare su Instagram e Facebook: @la_cesarina_valentina_p

 

di Sara Invernizzi

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